martedì 11 ottobre 2016

Bubusettete si dimette

Ieri la segreteria del PD mi è parsa la corte medioevale di un piccolo Conte, cortigiano e vassallo di un re teutonico. Fra le comparse, da madonne piangenti di grandi pittori italici, ha fatto la sua entrata e ha preso la parola bubusettete Cuperlo. La scena è altro...! Un aristocratico d'altri tempi prestato alla difesa dei lavoratori. Altro che partito ex Comunista. Con il vecchio leader finto PRC, finito con Don Caron a fare il revisionista pro CL, con vitalizio, condivide la r moscia o strisciata. Una condanna scelta da Dante, ma che si è vergognato, pure egli, di inserire nei gironi della Divina Commedia. Ma di Commedia si tratta all'italiana. Questo strenuo difensore dei deboli ha detto che se non cambia la legge elettorale il 4 dicembre sarà costretto suo malgrado a votare no. E si dimetterà... poverino. Io mi sarei aspettato anche una lacrimuccia. Questi sono i baluardi in Parlamento dei lavoratori! Sticazzi...ho capito tutto. Alla prossima udienza mi metto a piangere e poi mi dimetto dall'avvocatura. Ma che roba è?? Ma di cosa state parlando? Di voi stessi! No belli...avete voluto la bicicletta pedali Cuperlo. Tu stai al tuo posto e lavori. Ma robe da pazzi! Comunque comprendo perché non si capisca la differenza sostanziale fra esternalizzazione e privatizzazione...non tutti si sono rivolti a corsi di auto convincimento. Io sono andato a scuola. Mi sono pure laureto con il diritto allo studio... potete andare a controllare. La mia è vera e vegeta, oltre che vergata col fuoco del sudore. Non l'ho presa con i prosciutti da un reggente compiacente...
P.S. ahh già Io non ho mai votato Dini
Roberto Urbinati