mercoledì 19 ottobre 2016

L'acqua e il seppiolino

Scritto così, potrebbe essere il titolo di una favola raccontata in una scuola materna, ho detto materna, ma potevo scrivere asilo nido, così per dare nuovo slancio all'orchite dell'amministrazione; una storiella con il suo mieloso finale zuppo di morale. Invece no. Le parole che seguono narrano una liaison più affine ai racconti del grottesco e dell'arabesco (cfr: Edgar Allan Poe; 1840). Sin dalla nascita, l'orizzonte del riminese è per la metà fatto di acqua: Mare Adriatico. Un "pidriul" di acqua bassa e salata. I più penseranno che il seppiolino di terra diventerà a forza uno sborone cefalo di mare, al contrario il riminese intende il nuoto a modo suo. Il suo stile schiamazzato ricorda un po' quello delle acque reflue: si sta come le fogne, d'estate, dopo il temporale. Sarà che con le acque "grigie" ci ha convissuto sin dall'infanzia, ma al massimo il riminese galleggia, tipo...Ultimamente si è fatto un po' snob e a malapena saluta gli stafilococchi poco prima di tirare lo sciacquone. Pensare che erano i suoi inseparabili amici d'infanzia, insieme a paletta e secchiello! Che sia dolce o salata, il rapporto resta comunque conflittuale. La pioggia, che è sempre acqua, pare incuta un vero terrore nei patrizi di Ariminum. All'inizio si sono interrogati gli psichiatri più blasonati, si pensava fosse una fobia. Solo studi più recenti hanno dimostrato che la soluzione era da ricercarsi nella chimica: il riminese è idrosolubile. Come l'acquaragia e la vernice o il bagnino ed il fisco: si dissolve! Bastano poche gocce di pioggia affinché si rintani nel suo SUV, ben protetto e ad almeno un metro e mezzo da terra. Il fila dritto diventa una chimera, più ambito del vello d'oro, più ricercato della lucciola con suoi 5 milioni di euro. Ben inteso, che Sindy non si pavoneggi; per circolare in sicurezza sulle sgarrupate strade comunali, più che una city bike ti occorre un T-34. Vi sono buche così ampie e profonde che puoi viaggiare nel tempo, sino a trovarti faccia a faccia con il busto di Agrippina. Ah no scusate, quello è al Metropolitan Museum of Art di New York.
 Montalbano
P.S.: "...a notte, si senton sibilare/come aerei in picchiata le zanzare/dalla finestra viene un odore sensuale/di fritto misto e fogna di canale..." (Tratto dalla poesia 'Alle pensioni riminesi' di Stefano Benni; 1981)