sabato 22 ottobre 2016

De-Natalità

Adesso tutti gli imbecilli che avevano gridato al "crucifige" nei confronti della... povera, povera, povera ministra Beatrice Lorenzin quando ha tentato di perorare la causa di fare figli meno di 2 mesi fa (probabilmente con qualche dato già in mano non a conoscenza del vulgus) che hanno preferito guardare il dito piuttosto che la luna che ella indicava: l'Olocausto della Denatalità, tutti questi fenomeni diranno Mea Culpa ai dati Istat d'ieri che dicono che siamo messi sempre peggio altro calo del 6% di neonati rispetto ai primi 6 mesi del 2015 nel 2016. Abbiamo il primato europeo, almeno quello! E dicono dall'Istat anche gli immigrati che arrivano qua, e che evitano per ora il baratro, cominciano a farne meno adattandosi a un Welfare che secondo l'Istat è la prima causa assieme alla precarietà e alla difficoltà per quanta riguarda l'occupazione. "Non ci sono i nido", dicono. Ebbene tornando ai dati, Rimini fa peggio del dato nazionale ma dall'Assessorato dicono "siamo in linea": ma in linea de che!? A Rimini diminuiamo del 10% sui primi 6 mesi 2015, nazionale -6%: e saremmo in linea!!? Quindi come sempre una burocrazia comunale ormai politicamente connotata, grosso problema di Rimini chiusa parentesi, mette le toppe quando qualcosa non torna. E l'assessore al Welfare Lisi nel commentare il dato rimarca la menzogna che siamo in linea nazionale e invece il 4% in più rispetto al 6% nazionale significa che da noi c'è un tracollo della natalità, l'80% in più di denatalità, quasi un raddoppio della denatalità rispetto alla media e se all'Istat sociologi con 2 maroni così dicono "colpa del Welfare" cosa dovrebbe fare la Lisi invece taroccare i dati e stigmatizzare ancora una volta la Lorenzin invece che dovere istituzionale plaudire all'iniziativa come già avrebbe dovuto fare 2 mesi fa secondo voi!? E possiamo pensare che questo fenomeno riminese di enorme maggior denatalità della media nazionale non sia legato all'affaire "nidi", alla notizia di questi giorni dei prezzi alti delle mense scolastiche, del caro spesa riminese, alla partecipazione esigua del Comune in campo scolastico, a tutto un assetto di sicurezze che evidentemente le coppie percepiscono come scadente, inesistente, modesto!? E in questo contesto drammatico si pensa addirittura a giri di vite, invece di alloggi popolari il Comune vende i suoi terreni per speculazioni immobiliari, esternalizza i nido ed è totalmente assente sulle politiche del lavoro tutto preso com'è a leccare il ponte di Tiberio, a disegnare rotonde a raffica sulle piantine comunali come un novello Giotto (totalmente inutili o quasi e fatte a debito 500.000 euro solo quella su via Roma indebitando-ci), a interessarsi d'Arte, di feste, a organizzare bevute a sfonnasse - il Birra Day, Calici di Vino, Calici d'Ivino, C'alici di vino... - , quindi per trovare una morale di chiusura a tutto questo siamo effettivamente "volatili": difficile non essere pessimisti o Cassandre tutte le cose peggiori a Rimini lo sono ancora di più! 
S.A.