mercoledì 12 ottobre 2016

La Sicurezza

Si scrive sicurezza e si legge introito. Ben 90.000 contravvenzioni hanno fruttato gli autovelox posti da questa Amministrazione, per meri motivi di sicurezza e per tutelare i cittadini. Ora, essendo clementi nella stima, e ipotizzando la sanzione pecuniaria di una contravvenzione di 50 euro, il totale ammonta a ben 4.500.000 euro; tanto costa questa tutela. Poi per allontanare il sospetto che le apparecchiature servano per “fare cassa”, arrivano i periodici comunicati in cui si snocciolano dati, ma difficilmente confutabili perché non verificabili. Ad esempio; la presunta diminuzione degli incidenti, avviene nell’immediata corrispondenza dell’autovelox, in tutta la strada in cui sono installati o in tutta la città? Questo fa la differenza, ma non è dato saperlo. Ci sarebbe anche la fila di comitati cittadini vari, che sollecitano la messa in sicurezza di altre strade e stavolta si parla di rallentatori e di programmi di installazione in tal senso. Ma anche qui non si sa chi sono e quali strade siano interessate. Abito nella zona adiacente la via Melozzo da Forlì, che è una strada rettilinea che collega Via Saffi a Via Bramante. La via è priva di segnalazione delle carreggiate, e piena di incroci a raso oltretutto ostruiti nella visibilità dalle auto impropriamente parcheggiate a ridosso. Tanti automobilisti ancorché i motociclisti, amano percorrerla ad elevata velocità incuranti della situazione. Ho fatto presente per iscritto questa situazione a chi di dovere chiedendo per lo meno di delimitare le carreggiate con una striscia continua, e apporre dei dissuasori di velocità; ma per tutta risposta, senza che alcuno abbia condotto una minima campagna di verifica come si dovrebbe, mi è stato replicato che ciò che affermavo non risultava ai fatti. Completando poi il tutto con una comunicazione di altro ufficio competente, con cui mi si comunicava sostanzialmente che i dissuasori non erano previsti, e che mancavano le risorse per l’acquisto. Forse è andata così perché non appartengo ad uno di quei “comitati” che avranno la fortuna di vedersi accolta la loro supplica; pazienza.
 S. De Vita