martedì 25 ottobre 2016

Trc Parade

Lunedì i giornali on line locali, hanno svelato la forma delle stazioni della TRC e la linea architettonica approvata dalla Giunta. Nulla di originale; una scopiazzatura in scala assai ridotta della stazione della TAV a Reggio Emilia, progettata dall’architetto Calatrava. Nel lungo tempo di gestazione che la TRC ha avuto, non è certo mancato il tempo di pensare a qualcosa di diverso, magari innovativo per ciò che la città vorrebbe essere. Ma il nostro fai da te istituzionale, questo sa esprimere. Poi il resoconto è stato completato dalla coreografica visita al cantiere, in bicicletta naturalmente, Sindaco in testa, e alcuni Assessori e tecnici al seguito. C’erano tutti gli ingredienti scenografici del caso; giubbetti catarifrangenti e caschi da cantiere, come se il sopralluogo fosse avvenuto in un cantiere operativo con pericolo di caduta di oggetti dall’alto o di investimento da autocarri. Al contrario le fotografie rendevano un ambiente sgombro e privo di pericoli. Infine c’era pure chi prendeva appunti come usa durante le visite qua e là di Kim Jong Un. Scusate, ma la cerimonia mi ha fatto pensare a ciò che accade in quel Paese in casi analoghi. Sono manifestazioni ormai troppo scontate; stesso copione di sempre, che mostra la stanchezza degli effetti speciali tanto usati da questa Amministrazione. E che rispecchiano un modello più ampio della città, superato in ogni suo aspetto culturale economico e produttivo. 
S. De Vita