domenica 2 ottobre 2016

Università& Dintorni

Il docente universitario di Bologna che vuole essere licenziato, si difenderà ricorrendo. La scelta di fare (deliberatamente) copiare i suoi studenti, è un atto di giustizia. Il corpo docente è formato (per lo più) da altrettanti copiatori, anche le fonti sono dimostrabili con prove documentali. Se a questo copy-quadro aggiungiamo nepotismo ed assenteismo cronico, con qualche traccia di sesso e voto, la sintesi è almeno preoccupante. Ma chi si angustia? Sapete chi è il Ministro della Buona Scuola? Non si può certo generalizzare o peggio banalizzare il tema sollevato. Rimane il fatto inconfutabile che anche l'Università di Rimini aveva sollevato tante speranze senza mai raggiungere un risultato spendibile, in particolare nei confronti del territorio ospitante. Vivacchia. Sembra però un ambito di cui nessuno si occupi seriamente. Non ho ricordi di iniziative politiche o meglio consiliari sull'argomento. E' vero che per tanti anni è stata riserva dei Chicchi fondativi. Sembra, secondo alcune ricerche (segrete) che il lavoro venga espletato dai famosi assistenti. Il quadro diventa preoccupante quando si parla di ricerca. Non mi rifugio nella facile accusa dei tanti italiani costretti ad andare all'estero per "ricercare" seriamente. La realtà è che abitiamo in un paese fallito ormai culturalmente prima che finanziariamente. Renzi con il piffero magico della stampa ci sta conducendo dove vogliono i creditori. Prima del precipizio facciamo l'unico dispetto possibile: No. 

PS Possibile che la Bocconi regali solo ministri e assessori ..incapaci?