lunedì 17 ottobre 2016

C'era una volta ...il commercio

Toh, un allarme! E’ quello che viene lanciato da una categoria commerciale cittadina, tramite una testata giornalistica on line, a proposito di ciò che è diventato oggi il Centro Storico con la scomparsa delle attività commerciali importanti, a tutto vantaggio di altre di mediocre o scarsa qualità. Mi chiedo come mai solo oggi emerge con stupore questa situazione, quando sono lustri che si assiste a questo inesorabile fenomeno. Tutto è cominciato dalle zone immediatamente a ridosso del Centro, Borgo Marina per esempio, dove i negozi tradizionali, che erano tanti, sono stati eliminati dal nascere dei centri commerciali. Ho abitato in quel quartiere ai tempi di quel fenomeno, e lo conosco molto bene. Poi, con licenze a profusione, sono stati soppiantati dai tanti negozietti che vendono esattamente tutti le stesse mercanzie; ci si chiede: come fanno costoro a campare, e pagare affitti anche importanti? (!). Prodotti che, guarda caso, trovi anche disponibili presso i venditori abusivi in spiaggia durante l’estate; ben lungi dall’essere stati debellati, come invece la macchina pubblicitaria dell’Amministrazione ci vuol far credere. Tutto ciò è avvenuto nel silenzio assoluto e nella più assoluta inerzia delle istituzioni cittadine, con una sorta di internazionalizzazione casereccia. E così è scomparso un tessuto economico e sociale, mai più ricostruibile, consegnando la zona a ciò che oggi è. Ottimo terreno pe la frequentazione di soggetti inquietanti. Senza avere la sfera di cristallo, ma solo la lungimiranza di chi amministra, era assai prevedibile che il fenomeno si fosse allargato nelle immediate vicinanze; il Centro. E così è stato. Anche qui per gli stessi motivi, e la complicità non da poco dei canoni d’affitto da capogiro. Quindi il vero centro del commercio riminese si è trasformato in un susseguirsi di locali a tema alcolico, e di attività in cui si vende cose tutto sommato di povero o scarso valore. Pure in questo caso viene da domandarsi come fanno a pagare affitti del genere, nonostante la crisi li abbia ridimensionati (?!). Ma in compenso abbiamo gli anelli. A parte quello quasi ciclabile, anche quello delle piazze da poco inaugurato. Ma sfugge quello del degrado; nessuna inaugurazione, si perpetua da sé e a differenza degli altri ha avuto una lunga progettazione e direi che, allo stato delle cose, è una delle più riuscite opere del governo monocolore cittadino. Poi ogni tanto qualcuno si accorge di ciò, e invoca azioni volte al ripristino di una situazione che non sarà più possibile ricostruire, come chiudere la stalla quando la mucca è già scappata. E tutto ricade nel solito oblio.
 S. De Vita