mercoledì 12 ottobre 2016

Scuole dell'infanzia

Le polemiche scoppiate a Rimini per un altro bando (?), questa volta dedicato alle Scuole dell'Infanzia, testimoniano la pochezza del quadro politico dirigente. I cittadini non avendo altre armi partecipative si sono riuniti in..Piazza. I giochini vengono fatti in altre sedi. L'aula consiliare è muta, cieca e sorda come il Parlamento di Mussolini. E' mancato il dibattito, non è la prima volta, sicuramente non l'ultima. Per fortuna i 3 giornali d'affettuoso accompagnamento piddino-ciellino-civico, con l'eco ripetitore dei 7 blog, suppliscono alla mancanza di sedi per un confronto. Ha sempre ragione il Principe. Scavando per Aqaurena, uno dei presidenti più longevi al mondo, può trovare Agrippina immersa nella piscina termale..romana. Al povero e "in-pegnato" Palas non ne va bene una, mentre quello "minore" di Riccione sbandiera bilanci da..Fiera.. Tornando al bando per le scuole dell'infanzia anche Zerbini nominato ispettore del Trc, conosce il nome del (probabile) vincitore. Il Sindaco dotato di furbizia maturata nel tardo comunismo, è rimasto fuori dal casino sollevato. Lui in Piazza va solo per inaugurare qualcosa, magari fatta da altri. Ha un fiuto tartufesco. Non c'era un nastro da tagliare, solo mazzi di sinceri insulti da portare a casa. E' rimasto coraggiosamente (?) il delegato agli schiaffoni. Almeno non fategli dire che è solo una questione di risparmi. Investi giustamente milioni nelle scuole (fabbricati), per consegnare la gestione alle cooperative (solite) in nome di un ciellino risparmio? La verità sulle scuole dell'Infanzia privatizzate, come tutti (?) sappiamo è nei costi. L'incidenza del personale è esorbitante. Come farebbe una cooperativa a lucrare o almeno fare una cattolica patta? Il personale "privato" costa molto meno. Non mi sembra, non mi è mai apparsa come la soluzione migliore. Ci sono almeno un centinaio di capitoli di spesa dai quali trarre i necessari sostegni. Anche nelle proteste ci sono state inevitabili demagogie, ma il tema "infanzia" è una cosa seria che le amministrazioni locali hanno (una volta) nella nostra regione affrontato seriamente, considerandolo prioritario. Non è per caso che dopo la nascita del Pd sia normale "privatizzare o esternalizzare" la gestione delle scuole...pubbliche. E' la spuria cultura che lo pervade al punto di farlo scoppiare per eccesso di democratico referendum. Non è questione di lana caprina o vecchio sinistrese, ma un principio sul quale non si dovrebbe nemmeno discutere. Bastano i bagnini per i ringraziamenti votivi.