venerdì 17 febbraio 2017

La dico

La dico: propongo Paolo, fratello dell'indimenticato patron del Paradiso Gianni, come assessore alla Cultura, il posto essendo vacante datosi che l'ex Pulini ora è assessore alle arti ma c'è bisogno di una figura che si occupi anche di altro oltre che di arte (e a tal proposito mi piace ricordare la magra figura fatta dall'assessore Morolli chiamato a dire 2 parole sul Giorno del Ricordo, proprio per l'assenza di un assessore in materia), un orientamento "politico", non si può lasciare una materia così delicata in mano ai dirigenti comunali che mutuano la figura assessorile prevista in ogni comune. Ciò anche alla luce del fatto che Pulini continua a fare mostre di personaggi sconosciuti o delle sue zone ossia i colli e la piana cesenate, l'ultima ora in corso addirittura è di un mobiliere-designer di Gambettola che ha lo stabilimento di produzione nel cesenate non un artista ma un designer tale "Turi" o "Torri" o non rammento: allora è normale mettere a disposizione, gratuitamente si immagina, il Palazzo del Podestà ad un disegnatore, produttore e venditore di oggetti d'arredo pur con velleità artistiche come tutti poi in questo ambiente a metà fra arte e artigianato ossia di una S.r.l.? Lo stesso dicasi per quella orribile scultura che lo stesso Pulini ci ha imposto scorsa legislatura e che per fortuna nessuno vede perché trovasi nel quartiere-ghetto dell'Ina Casa (non in senso dispregiativo, ghetto perché rimasto isolato), ossia in pratica un trespolo molto simile a quello che usano i giudici del tennis spacciato per opera d'arte e pagato da noi e che quegli sfortunati che abitano all'Ina Casa (ed i loro figli e i figli dei loro figli...) devono vedersi ogni giorno e ho notizia anche se può sembrare una battuta ma non lo è che tanti oggi scelgono percorsi alternativi per evitarne la mera visione, questo è! Allora venendo a Paolo Fabbri certo non è più un ragazzino ma è ancora in gamba va via in bici come una palla da schioppo visto io, meno noto a Rimini del fratello ma conosciuto negli ambienti accademici e semiologo di chiara e indiscussa fama ora in pensione. E allora chiedo: se hai già il meglio a Rimini, ammesso che egli accetti, perché andare a pescare un cesenate che porta tutti artisti o artigiani locali e in particolare di Cesena e limitrofi che non è che sia esattamente Montmartre posti tipo Gambettola con rispetto parlando sia per il buon Pulini che per Gambettola!? Pensateci! 
A. S.