venerdì 3 febbraio 2017

Mercato Coperto

Ricordo benissimo in quanto ivi abitavo, sebbene fossi in età prescolare (ma chi mi conosce lo sa che ho una memoria non usuale per cui conservo ricordi già da quando ero nel comodissimo utero di mia madre dove non mi mancava nulla etc.etc.etc.), ricordo dunque sia la sua costruzione, sia il periodo precedente quando il mercato ortofrutta si teneva nell'area detta "piazza Santa Rita" ossia un distesa sterminata di banchi di contadine che andava dalla chiesa della santa citata a via Cornelia da via Castelfidardo all'Asilo Svizzero, 2 volte settimana proprio come e dove oggi ci sono gli ambulanti che non battono chiodo mentre allora liberi di credermi o no c'era cos... di gente. Poi il Comune a sue spese decide di dotarsi di una struttura nuova che rendesse possibile il mercato anche in caso di maltempo ed infatti l'aggettivo che conserva ancora è "coperto": un centro commerciale urbano ante litteram ove però non c'era un club di miliardari con dipendenti pagati a voucher come sovente avviene oggi, approfittando di un contesto nazionale e internazionale che vede da una parte manodopera a basso costo grazie alle migrazioni e a una legislazione sul lavoro suicidiaria e merci a buonissimo mercato e i prodotti erano bio anche se l'aggettivo non era in uso ed erano della nostra campagna, le famose "ortolane" con dei manoni così che passavano dal campo al mercato si alzavano alle 5 alle 2 avevano finito etc. Poi venne l'"Euromarket", che già lasciava presagire qualcosa del futuro oggi attuale, parliamo metà 70s circa che occupava una porzione ove oggi c'e Conad, ma non aveva casse era un corpo unico col resto dei banchi e vendeva alimentari particolari, non era un supermercato tradizionale, il resto è storia recente arriva Conad che oggi fattura verosimilmente più molto più, infinitamente più, di tutti gli altri insieme quindi, notizia d'oggi, si pone come "capofila" in una possibile ristrutturazione o ricostruzione ex novo dell'immobile che tuttavia è già stato ristrutturato meno di 20 anni fa. A me questa operazione NON piace perché entra in campo un soggetto che con tanta disponibilità di quattrini tutto può. Ma soprattutto perché a Rimini Conad ha fatto il pieno 10 volte il ragionevole con i suoi punti vendita e c'è il rischio che detti i prezzi e MI MERAVIGLIO che nessuna associazione di consumatori rilevi questa cosa e che il Comune perseveri ad avere questo "partner" che con la sua stazza schiaccia evidentemente tutti gli altri e figuriamoci se riesce a mettere e mani sul mercato storico, cittadino, alimentare che eredita ma pensate un po' dall'antico foro di piazza Tre Martiri quando i villani ivi venivano a vendere i prodotti della campagna: queste sono economie sane dove ce n'è poco per tutti e non tanto per pochi! Per come la vedo io Conad a Rimini non ha più spazi, anzi fosse per me li faccio chiudere io e chi mi conosce sa bene che non sono uno che scherza, ah no davvero, il comune deve programmare, intervenire e non fare da spalla a una impresa legittima per carità ma che grazie a politiche del passato oggi si trova ad avere una posizione dominante sul mercato, con un mega iper, gli unici 2 supermercati nella città murata, uno a marina centro inspiegabilmente dispensato nella ordinanza anti-alcool da non vendere bevande alcoliche, che a breve costruirà un iper, che ha un punto vendita a ogni accesso cittadino e come ricordava il grandissimo Dott. Zanzini Presidente di Federmoda ogni iper che apre si perdono 3 posti di lavoro per ogni nuovo dipendente quindi saldo -3 assumono 100 e 300 finiscono senza lavoro. Queste cose sono gravissime penso che di carne al fuoco ce ne sia tanta chi sta dalla parte dei cittadini senza bisogno di una identità ideologica politicamente, chi siede in assemblee legislative, faccia la sua parte siamo ultimi per reddito, primi per prezzi, primi per disoccupazione, qualcosa si deve muovere queste operazioni ci portano sempre più in basso e vanno nella direzione opposta da quella auspicabile è una vergogna: iper a Montelupo negozi di prossimità in centro così oggi si fa ovunque!
 A. S.