martedì 7 febbraio 2017

Ezechiele 25.17

Pare che la verità processuale sul fallimento Aeradria non sarà mai scritta. Date rimandate, procrastinate, slittate, sino ad esaurimento dei verbi sinonimi. Vecchi patti d'acciaio sopravvivono e ad essi si aggiungono nuovi cartelli politici che rendono marcescente il tessuto economico riminese. Come gatti non tanto randagi, cadono sempre sulle zampe, ben raggomitolate su di una poltrona, al calduccio di un lauto stipendio. A volte inciampano e come al povero Lombardi (Ex FI) vengono rivolte questuanti richieste di rimborso...dei rimborsi dell'assemblea legislativa regionale. Cosa volete che siano 30.000 € per chi gode di un buon posto nell'organigramma di Airiminum: araba fenice risorta dal rogo di 60 milioni di euro. Mal che vada dovrà tagliare lo stipendio allo storico infilato. Se "Parigi val bene una messa", così una consigliera di opposizione del Comune di Verucchio può essere sacrificata sull'altare del Patto Civico per Gnassi. Che poi non vi capisco; vi pavoneggiate di coniare "il puntino sull'asse dell'Adriatico", ma del vostro destino si è deciso sul sasso di Verucchio.
Montalbano
P.S.: Ezechiele 25.17: «Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te!» (Jules in "Pulp Fiction"; 1994. Regia di Quentin Tarantino)