martedì 28 febbraio 2017

Via Portofino

Ovvero: passa sotto se puoi. Per chi non lo sapesse, quel sottovia (impraticabile) è costato al comune già circa 5 milioni. Non sono pochi visti i risultati, escluse però le rampe che sono (dovrebbero) a carico dei comparti urbanistici interessati. I giornali non fanno indagini (come sempre) su una delle tante "misteriose" faccende riminesi, ma raccontano che Gnassi sta "trattando" per aprirlo. L'apertura della parte a monte avviene in un comparto (particolare) che prevede la realizzazione di 25 mila mq residenziali, circa 300 appartamenti. Nulla si dice (sarebbe bello!!) della parte a mare dove il comparto interessato fa parte di quella impresa immobiliare perfettamente riuscita chiamata..Murri. Chi abita da quelle parti e pochissimi altri, si chiede (piano) come mai il Comune non "risolva" la convenzione, partendo dalle aree chiamate mediterranea, lavaggio e..lungomare. Il rudere Murri come l'ippodromo di Roma venne vincolato (1980) dalla Sovrintendenza su richiesta. Le aree vennero assegnate alla Valdadige attraverso un bando (?). La risoluzione della convenzione potrebbe dare la possibilità di immediate riqualificazioni per la zona: parco, parcheggi, con la cancellazione degli appartamenti previsti nell'area ex lavaggio. In totale sommati a quelli dell'attiguo Banco Alimentare siamo a quasi mille residenze senza avere nemmeno uno..Stadio, ma solo un buco nella ferrovia già previsto. Non incolpo Gnassi se non di eccessivo immobilismo. Conoscendo la storia è comprensibile, ma sta sconfinando nell'amministrare alla riminese. Chicchi prima e Melucci poi, ne sanno più di lui. Un Sindaco che ha indossato la mascherina anticemento, si può sporcare l'immagine. Tornando al sottopasso, va detto che quell'opera non è stata pensata per snellire il traffico, ma doveva rispondere alla necessità di maggiore sicurezza. Un sottovia in grado di fare transitare mezzi pesanti in caso di calamità. In ragione di questa esigenza visto che sono passati almeno venti anni credo che il comune "dovrebbe" semplicemente espropriare le aree interessate alla realizzazione delle rampe, senza permutarle con appartamenti. Fatta un pò di pulizia anche sul passato polveroso, si stende un fondo di stabilizzato e si chiude il cancello (elettrico) consegnando il telecomando a tutti i possibili usufruitori. Costo, secondo il prezziario (attuale) dei lavori pubblici: Stabilizzato 2/300 mc (20/30 camion) 20 euro/mc, materiale in abbondanza 6.000 euro, trasporto, viaggi 30 X 100 = 3.000, posa in opera per due giorni di lavoro e due mezzi in movimento= 3.000 euro, due cancelli elettrici garantiti cinque anni = 4.000 euro, recinzione e pompa provvisoria 4.000 euro. Totale 20.000. Mille appartamenti mi sembrano un eccessivo ristoro. Ma siamo sempre a Rimini..Sud.