giovedì 9 febbraio 2017

CS M5S BIM

Si potrebbe pensare che la questione palacongressi sia chiusa, in realtà a seguito di un nuovo accesso agli atti, possiamo dirvi che sono emerse altre irregolarità poco rilevanti sul piano tecnico e operativo della struttura ma decisamente pesanti sotto l’aspetto delle responsabilità politiche di questa amministrazione. La nostra analisi politica sul Palacongressi è semplice, i nostri amministratori hanno procrastinato delle verifiche e valutazioni che avrebbero dovuto effettuare nel 2013, un attesa che grida vendetta, ma come per il parco Pironi, il circolo tennis e la gestione(di un paio di anni fa) del parcheggio di fronte al parco pavese, hanno portato a perdite finanziarie e di immagine per il paese, senza contare il disservizio per i cittadini e le famiglie che non hanno potuto usufruire correttamente delle aree di svago in questione, dimostrandosi nuovamente approssimativi e troppo pieni di sé. A noi è bastato leggere le carte, cosa che forse i nostri amministratori non fanno, per imbatterci nel: VERBALE DI CONSTATAZIONE E PRESA IN CONSEGNA DELL’IMMOBILE DENOMINATO CENTRO CONGRESSI SITO IN BELLARIA IGEA MARINA VIA USO N. 1. All’interno di questo copioso plico pare siano riportate le condizioni della struttura prima che fosse acquisita in comodato dall’amministrazione, lettura che fa sorgere in maniera chiara i primi dubbi, tralasciamo quelli di natura edilizia di cui abbiamo già discusso, passiamo allo stato manutentivo della struttura e degli impianti, il conto che si legge a riepilogo di una interminabile lista di opere e aree da ripristinare conta 592.800€ + IVA di cui manutenzione struttura 340.000€, adeguamenti normativi 198.300€. La cosa ridicola e che da accordo l’amministrazione è responsabile e anticipa queste opere, che poi potrà decurtare dal valore dell’immobile centro congressi all’atto della cessione, così ci hanno detto. Decurtato a chi, se la società che ha il palacongressi è in procedura fallimentare e che potrebbe non giungere a buon Fine? Con quali Garanzie? E qualora l’amministrazione decidesse di non procedere più nell’acquisto, a chi rimane in carico la spesa? Le carte relative al contratto di comodato e cessione (Occhio!) parlano di fideiussione per un valore di 100.000€, per cui in caso di fallimento senza disponibilità finanziaria, sulla carta avremmo una rimessa di 492.800€? Ci vien da ridere, pare che a scrivere questo contratto sia lo stessa persona che ha scritto quelli delle strutture sopracitate (tennis, Pironi, ecc) e ci vien da pensare che nessuno lo abbia letto, sorge quindi spontaneo temere che il palacongressi corra il serio rischio di fare la stessa fine dei nostri desolati parchi di periferia. Per concludere il nostro ragionamento sul Palas, vorremmo capire i criteri di chi ha sviluppato il bando di assegnazione, che ben tre partecipanti su 4 hanno trovato poco equi se non ai limiti del proibitivo, e la coscienza dei nostri amministratori, che si son vantati con troppo anticipo di aver recuperato la struttura, affermazione facile visto che non pagano di tasca Loro! Noi intanto continuiamo a leggere il Resto!