mercoledì 22 febbraio 2017

Delirio

L’assessore al Bilancio del Comune di Rimini, Gian Luca Brasini delegato (alle volte) anche allo sport che viene praticato, ha "delirato" dopo il successo (scontato) di ogni manifestazione che si svolge nella Città di Gnassi. Rimini, a suo dire, può legittimamente insignirsi (anche) dell'ambito titolo di Capitale dello Sport. Quelli delle incompiute, furti, rapine, puttane e abusivismo non ce li toglie nessuno a dispetto di alcuni tentativi delle agguerrite rivali meridionali e nordiste. Siamo imbattibili. Vorrei ricordare al delegato che sembra appartenere alla ristretta "rotonda" del sindaco, che le sue affermazioni e meglio le azioni, hanno (sempre) avuto precisi riscontri iellati. La sua (prima) delibera sportiva è stato il bando per i campi sportivi aggiudicati (?) ad una sola società, sconvolgendo un felice rapporto che durava da anni. PosteMobile Final Eight di basket, svoltasi nei padiglioni fieristici, tanto per significare quale modello di attrezzature abbiamo, mentre le poche manifestazioni possono essere (ormai) ospitate nei palazzetti di Marzotto, ha prodotto un comunicato, in perfetto stile "Bronzetti". Inimitabile, ha permesso a sindaci e presidenti di provincia di apparire perfino veri. Brasini ha inserito nello scarno palmares sportivo della città due avvenimenti sempre "odiati" per i disturbi che arrecano all'ordinato fila dritto cittadino: Maratona e Triathlon. Per essere aspiranti al titolo, gentile e loquace assessore ci vogliono almeno due impianti base: Piscina e Atletica. Nel primo caso non vale, per motivi debitori, realizzare un doppione e raggiungere i 50..metri olimpionici. Per l'altro andare alla voce: Centro Sportivo SS72.