lunedì 20 febbraio 2017

Il Carnevale dello Scissionista

Carnevale agli sgoccioli. Gli ultimi sussulti di chiacchiere e fiocchetti. Ne sono lieto! È una festa che mi ha sempre causato tristezza, pensare per un giorno essere diversi, fingersi e mistificarsi da qualcosa che non si è o vorrebbe essersi; paliarsi di sé non fa per me. È come credere che qualcuno di sinistra possa vestirsi di PD. Non per nulla subito dopo si entra nella Quaresima. La lunga camminata nel deserto, quaranta giorni di stento e digiuno, come non bastasse già tirar la cinghia. Sono così preparato in liturgie perché i vecchi Comunisti pretendevano di conoscere l'avversario, mica ci facevano dei partiti insieme, al massimo degli accordi perché la politica è alto compromesso. Ecco dicevo se non ti mandavano a scuola dalle suore o dai preti, si trasformavan loro stesso in gesuiti...mica si facevano superare a sinistra anche dal Papa. Ti forgiavan come acciaio temperato rosso per resistere a qualunque tentazione. Ne sanno d'altronde una più del diavolo... si diceva pure. Se l'interlocutore lo conosci non ti uccide parafrasando Elio e le sue storie tese sui fossi del sabato sera. Dal job act alla buona scuola, dalla riforma della P.A. alle beneficenze di categoria pre elettorali che non fanno tornare la prova del 9 a Bruxelles. Dalla deforma costituzionale tentata alla legge elettorale monocamerale a colpi di fiducia e maggioranze strabiche. Ditemi se questa è sinistra avrebbe scritto l'autore della tregua. Poi non ci si stupisca se l'amministratore inciti alla delazione/denuncia del parcheggiatore abusivo da Bolkestein...troppo intento a idolatrare il capo per accorgersi che anche il danneggiamento semplice è stato depenalizzato. Credevo fossero sufficienti i cultori di Grillo! Sarà uno scontro durissimo fra le maschere triviali che questo Carnevale ci consegna. Vedremo martedì, io mi vesto da scissionista.
Roberto Urbinati