domenica 29 dicembre 2013

Amarcord

La vicenda più surreale dell'anno 2013 appena trascorso a Rimini è stata certamente Aeradria. Il pubblico ministero proveniente da Milano, accompagnato dalla nebbia, che forse sperava di non trovare si è dovuta ricredere. Stranamente, a quel piccolo aeroporto turistico che ha accumulato debiti dal sapore Felliniano e che tutti speravano di rimettere ai cittadini provinciali con un sonoro: “...gradisca”, sono rimasti attaccati indistintamente tutti. Imprenditori, politici e banche, per non parlare dei giornalisti che si sono alternati nella difesa dell' aereoporto, dando pessima prova di se come se ad essere indebitati fossero le piste di atterraggio e non i malcapitati contribuenti, ora, loro malgrado, hanno dovuto riposizionare la coda tra le gambe. Che dire dei due “patron”, Sindaco e Presidente, che come bambini scrivono letterine di Natale convinti di giocare con le noccioline; avremmo voluto scoprire ben altre lettere indirizzate a banche e consiglio d' amministrazione; lettere in cui magari si chiedeva conto di quei 59 milioni di debiti visto che saremo noi a doverli pagare. Al momento tutto tace e in regione gli assessori balneari, che molto hanno spinto per il salvataggio, sono costretti ad arrancare. L'aereoporto è salvo! Aeradria no! Se ne facciano una ragione lor signori e si levino dai coglioni!
nuvola rossa