lunedì 9 dicembre 2013

Il Re Nudo

E' Nudo, si diceva del regnante caduto in disgrazia. Il paragone non può essere proiettato sul Magnifico solo perchè il suo impero sta crollando. Lo spettacolo non sarebbe dei migliori, ma riteniamo che ancora non sia arrivato il momento delle verità contabili. Tocca ad Aeradria, un reality riminese appassionante se i cittadini non avessero altri problemi che risolvono spesso in modo tragico. Questa mattina, le quattro fotocopie si sono mandate, per risparmiare, i piccioni con l'ordine di non parlare dello scandalo riminese, la nostra Baggina. Sta evolvendo in termini drammatici, quando si saprà la verità, almeno quella necessaria per un doveroso processo, capirete a quale livello eravamo. In piazza, al gazebo del MoVimento, chiedevano se sapevamo qualcosa, li abbiamo mandati da ..Funelli. Fabio Pazzaglia è esploso in Consiglio chiamato opportunamente Comunale alla vista di..Mangianti, comprensibile. La decadenza imperiale rappresentata dalla Stanza di Compensazione fieristico-congressuale è in atto da tempo, la smodata dimensione del Palas ed i debiti contratti sono un acceleratore decisivo. Non ci sono possibilità e speranze di pagare quella mole di debiti. I ricavi della Conchiglia non bastano per le pulizie, fortuna che non viene nessuno. La situazione è purtroppo peggiore di quella prospettata dal Magnifico, non ci sono privati che possono intervenire. Il gruppo locale costretto ad acquistare azioni ancora maledice l'investimento. Per la AS Roma, Unicredit ha trovato un Pallotta, non basta, lo devono mescolare con i cinesi, quei comunisti pieni di soldi non i poveracci che muoiono arrostiti nel luogo di lavoro. Chi si potrà addossare due strutture sovradimensionate perfino per una Monaco di..Baviera? La regione piange miseria, non ha fatto niente per Aeradria dal momento che ha lasciato fallire Forlì con un peso politico decisamente superiore al niente che esprimiamo da decenni. E' entrata in Fiera, in quanto Errani non poteva negare il favore all'amico Cagnoni, dopo essere presente malamente anche nel disastro bolognese. Una situazione drammatica, quando le bombe finanziarie esploderanno, una dopo l'altra come i fuochi di Scarpato, allora ci troveremo nel dopoguerra vero. Una Città da ricostruire, un fallimento politico, sindacale, associativo di proporzioni gigantesche. Per rimanere a galla hanno prestato anche garanzie personali, segnale di disperazione oltre che di dissoluzione finanziaria. I novelli critici di Cagnoni, sono come il Gambini nato renziano. Il debito delle due strutture pompate come decisive per la destagionalizzazione della nostra primaria industria turistica sono il risultato di una politica sbagliata concettualmente. Invece di investire in mobilità, servizi, fogne abbiamo preso una scorciatoia per quattro albergatori nemmeno riconoscenti. Unicredit è l'unico creditore che dorme fra due cuscini istituzionali. Il pegno azionario è garantito da Provincia e Comune, sempre noi da Bellaria a Cattolica. Mentre Cbr e Pesaresi, inseriti tra i grandi creditori felliniani possono sempre scorticare le piste e portarsi via l'asfalto, mai visto però persone così contente di non vedere più i loro soldi.  Aeroporto, Fiera e Palas sono nate e gestite con i criteri dell'inciucio, i sostegni politici cercano di smarcarsi, come se in Procura non avessero raccolto materiale probatorio buono per tre edizioni del XFactor su pista. Cagnoni, Vitali e Pizzolante, adesso si pingpongano colpe senza concedere soluzioni. Non dimenticate cari lettori ancora votanti che abbiamo un arretrato di opere ferme od insolute. Cito per brevità e per essermi stancato di parlare solo di sfighe, che la Murri e Novarese sono li a testimoniare la bontà di una classe dirigente. Il Trc procede piano, piano, l'importante era l'inizio dei lavori, sull'utilità ed i costi che verranno, ci penserà il povero...Camporesi.