mercoledì 18 dicembre 2013

GianBurrasca

Vorrei sbagliare (bugia), ma sono convinto che Renzi rappresenti la logica gattopardesca di sempre, rottamare senza toccare niente, presentandosi come il rivoluzionario che voleva dire basta con la vecchia politica, iniziando dai costi. Lo ha ripetuto indicando anche il suo personale spending in un miliardo, lo ha ripetuto la sera della vittoria. Peccato che nella migliore tradizione democristiana si farà a babbo morto, modificando la costituzione che sembra una proprietà privata di NapoBenigni. Non ha mancato di ricordare la cancellazione del finanziamento pubblico, ora che hanno intascato sei milioni con le primarie, sarebbe bastata una semplice lettera di... patronage per rifiutare i 45 milioni dei cittadini italiani. Organizzeranno un torneo ogni sei mesi per continuare a mantenere l'apparato democristiano che subentrerà a quello comunista pallido. Ho notato come avviene in tutte le persone in pericolo che NapoLetta nel suo sonnifero intervento alla Camera, ad un certo punto come tonificato dalla medicina uruguagia ha alzato il tono, arrivando allo stridulo, incazzato contro gli onorevoli cittadini che lo sbeffeggiavano. Lo dirà alla moglie, li mette a posto lei dal Corrierone. Mi ricordo che la sua penultima bugia riguardava proprio il nostro rapporto deficit/pil, non aveva fatto in tempo a vantarsi della perfetta parità che la padrona tedesca lo ha avvisato che è in ritardo con almeno due rate del Fiscal Compact. Dovrà fare come qualche poveretto che ha concesso garanzie personali su Aeradria, tingendo di drammatico una situazione scandalosa. La riunione dei debitori fatta alla Camera di Commercio segnala uno dei più bassi momenti di una storia non esaltante. Sembra che anche il ricorso sul fallimento alla Corte d'Appello bolognese sia partorito dalle menti fervide dei consulenti che..andavano di moda. Sarebbe stato eticamente comprensibile che si riunissero per firmare una lettera di dimissioni congiunte. Io ritengo che in questo momento la casta giornalistica sia riuscita a superare quella contigua politica. Non ho mai visto un unicum così ferreamente concordato. Giornali nemici da sempre, si passano veline e titoli. Il sistema giornalistico riminese dell'inciucio ha fatto proseliti. Non hanno più remore, cittadini che protestano per fame, lavoro, fallimenti, disperazione vengono tacciati di estremismo, mentre ad ogni partita di calcio si contano decine di feriti e distruzioni, la colpa è di due forconi che hanno malamente ed ingiustamente impedito l'apertura di un negozio, destinato magari a chiudere da solo. Renzi è un piacione, un Pozzetto con la sua simpatica pancetta ed un contorno familiare da rotocalco. E' sufficiente per traguardare l'anno ed i prossimi mesi. N..ha chiuso il rubinetto elettorale, incombe come il guardiano della sua debole e spelacchiata creatura. La Merkel impone ancora di pagare, anche se a lei del nostro Paese non frega niente. Gli unici che sventolano una abbacchiata bandiera tricolore sono i..Forconi. Molti, tutti, eccetto Funelli, ci daranno ragione su Gnassi. Il rimedio non è il Renzi di Zerbini, ma Grillo, l'unico che aveva capito che il portone del Palazzo si deve sfondare con i voti per disinfettarlo. Le rivoluzioni dall'interno servono per assumere un altro Dirigente.