giovedì 26 dicembre 2013

Una Rapina Giusta

Serve una Patrimoniale da 113 miliardi parola di Nomisma Prodi. Se lo dice Romano l'unico dopo Veronica che ha battuto tre volte Silvio, occorre crederci. A dire il vero, il professore in economia degli altri, nei periodi in cui è stato un gorgogliante capo di governo è riuscito a sperperare l'ultimo tesoretto che avevamo accumulato. Non vi ricordate la cattolica spartizione del denaro rimasto: due terzi agli industriali ed uno misero ai lavoratori? Sempre meglio, poco, dei NapoLetta e Monti che falcidiano pensioni, aumentano iva e tasse, ma proteggono le slot. Nel mirino di Nomisma quel 10% di italiani che possiedono quasi la metà della ricchezza del Paese. Se venisse accompagnata anche da una concordata uscita dall'Euro, diventata permanenza insostenibile, così come era ingiustificata la nostra entrata. Ne riparleremo dopo la forzata Rapina che verrà perpetrata nei conti correnti milionari. L'unico Giornale che non appartiene alla schiera dei fans di Renzi, ultima speranza, inizia a mettere le mani avanti. La Famiglia Berlusconi si è liberata di una figlia regalandole il Milan, tanto peggio di così neanche BaloKyenge riesce a ridurlo. Un pò come hanno fatto in Casa Moratti con l'Inter consegnata nelle prodighe mani del Massimo che ha beneficiato procuratori, giocatori, allenatori di oltre un miliardo in dieci anni. Erano soldi dell'unico petroliere di sinistra, non olet. Il rilancio dell’Italia deve passare attraverso un prelievo straordinario del 10% sulla ricchezza finanziaria del 10% più ricco delle famiglie, niente di paragonabile con le piccole rapine dei D'Alema, Visco, Padoa Schioppa e..Amato, la pensione più povera d'Italia. Avranno anche la benedizione di Francesco e del suo forcone brandito come una clave sulla Chiesa condotta a mostrarsi finalmente dalla parte dei poveri.  I Tre Comici, uno vero, gli altri due volontari frequentatori del palcoscenico della politica giullare, sono gli unici attori del Teatro Italia. Occorre però fare i necessari distinguo. Grillo ha inventato un MoVimento per spazzare la politica italiana della quale Berlusconi e Renzi sono il vecchio ed il nuovo televisivo. Il cabarettista, animatore da crociere, adulatore di popolo ed inventore della televisione commerciale si è trasformato, per non andare in galera 20 anni fa, in uomo politico votato da milioni di persone. Stessa impresa, più difficile, conquistando voti e consensi, piazza dopo piazza, l'ha compiuta Beppe Grillo. Per il Sindaco di Firenze che ha promesso, con grande gioia di Pelù, di ripresentarsi come candidato a non farsi mai vedere nel comune toscano, è stato molto più facile. Un partito sull'orlo della disperazione, dopo avere mangiato come il Conte Ugolino almeno sette figli in pochi anni, si è riversato sul Fonzie, nato e cresciuto nella Ruota della Fortuna. Hanno tratti comuni, certo la battuta di Matteo non è greve come quella del Cavaliere, però l'ex leader dei Liftiba ha ragione, dietro il maglione o giubbotto non sembra esserci un grande capitale. NapoLetta lo sa, si conoscono dai tempi della comune democristianeria. Lo manda in giro per l'Italia, un commesso viaggiatore con l'intento di riparare i guasti e le marchette che questo vergognoso governo di lobbisti alla luce del Parlamento ha portato a termine. Altri due miliardi di tasse. Occorrerà una Legge di Stabilità... riparatoria. 

P.S.
Il Fondo di Davide Serra è alle... Cayman. Il Cancelliere ci anticipa che è una ulteriore stronzata, i 113 miliardi sono solo gli interessi da pagare nel 2014. Ci scriverà perchè....presto