mercoledì 11 dicembre 2013

Il Vertice del Ridicolo

Come si dice al peggio non esiste fine prevista, la stessa teoria si può applicare al Ridicolo. Usando le pagine gratuite del Nuovo Quotidiano che appare molto simile alle tre fotocopie esistenti anch'esse in edizione purtroppo giornaliera, l'ex Vescovo Vitali si fustiga come un novello penitenziale del debito, promettendo di fare un passo..all'indietro dalla Palata. Per non rimanere solo nell'audace scelta chiede che almeno duecento persone dell'apparato democratico lo seguano. Ha fatto solo i cognomi dei capi cordata. Ricordiamo Cagnoni, Errani ed un'intera società molto quotata negli inceneritori della Borsa. Nel coraggioso appello del passo indietro inserire anche una potenza economica e..politica come Hera gli ha precluso un comodo e remunerato rifugio, si sarebbe trovato con vecchi e giovani margheritini da poltrona anche se le sue origini sono diverse. Vitali ha fatto carriera per essere stato il terminale cellulare di Melucci&Ravaioli, un vecchio debito contratto con il Don ed i suoi nomadi pagati. Secondo la fotocopia gratuita, Renzi ha asfaltato i rivali, termine molto pericoloso se pensiamo cosa è successo a chi ha bitumato le Piste del Debito. Il povero Magrini non ha fatto in tempo a festeggiare la sua elezione con Mastro Melucci, che ha ricevuto avviso di sfratto. Zerbini forte del suo antico Master in Democristianeria conseguito al Sacro Cuore di Vichi non ha nemmeno votato tanto era sicuro della vittoria. Bravo Samuele come ti ha insegnato Ermanno mai infierire, possono sempre ricambiare. Il Vertice del Ridicolo è rappresentato dalle dichiarazioni della allegra combriccola di renziani, sembra che sia decisiva la data di iscrizione. Vince largamente Sergio Gambini, la sua risale al 68, una tessera extraparlamentare. Per Gnassi la vittoria di Renzi rappresenta una boccata d'ossigeno, prima di rimettere la testa sotto la.....