venerdì 20 dicembre 2013

Clochard

Questa notizia l'ho copiaincollata dal sito cattolico riminese di news, ho soltanto sostituito il vocabolo "senzatetto" con l'espressione "persone che non hanno una casa", cosa ne pensate? Non vi fa venire i brividi? E vi indignate per le scene da campi di sterminio di Lampedusa ma Auschwitz noi lo abbiamo già a Rimini come dimostra il testo virgolettato riportato sopra, signori. Bene, la questione è annosa, cose lette e rilette e ridette. Chi ha in appalto la gestione della miseria estrema, lo devo dire, tra obiettori, affiliati, magnamagna, dipendenti, prende 100 e dà 0,1 a questi poveracci, questo è. Che non ci sia in circolazione gente che non ha di che riempirsi la pancia e che guarda con terrore il tramonto se non ne vogliamo fare una questione di cuore e neppure ne vogliamo fare una questione di civiltà facciamone almeno una questione di convenienza. La responsabilità di queste situazioni, che non possono essere esonerate dal vivere civile, è a Rimini in capo a una autentica "tecnica" della miseria, la d.ssa Gloria Lisi, assessore al Welfare e vicesindaco, si suppone voluta ivi dalla Curia. Non aggiungo altro. 
S.M.A.