sabato 28 dicembre 2013

Verità a 5 Stelle

Pensate se il rivoluzionario gesto della riduzione dei compensi lo avesse compiuto uno dei tanti BaloKyenge che fungono da coreografia politicamente corretta del monocolore piddino, con qualche traccia di ciellini e giuda, mescolati nella nuova destra. La Vigilanza Rai è l'unico organismo parlamentare concesso alla maggiore forza politica italiana ed è stata una battaglia perchè i Boldrini's di complemento democrat volevano anche quella. Lo scandaloso premio di maggioranza al Pd è stato incassato con l'aiuto del loro prefisso telefonico trasformato in voti. Prima di essere dirottati da aerei familiari o fumi tarantini. Una commissione a Cinque Stelle. Emozionato e orgoglioso, il presidente Roberto Fico ha presentato a Montecitorio l’attività della Vigilanza Rai. L’incontro è servito per tracciare un bilancio in termini di trasparenza, risparmi e obiettivi dopo sei mesi di lavoro. Un avvenimento non banale. La bicamerale è uno dei pochi organismi parlamentari gestiti da un esponente del M5S. Un banco di prova dell’impegno nel Palazzo. Non a caso la relazione semestrale sull’attività della commissione parte proprio dai risparmi raggiunti. Uno dei cavalli di battaglia dell'Agenda. La tosata ai costi della politica è stata evidente. Fico ricorda di aver immediatamente rinunciato all’indennità aggiuntiva prevista per il suo ruolo e di non avere mai volato con aerei di stato, non avendo compagne od amanti. Un risparmio netto per i cittadini di 26.712 euro l’anno. Dei 30mila euro a disposizione della commissione per il proprio funzionamento, ne sono stati utilizzati poco meno di duecento. Neppure un euro, invece, dei 4mila previsti per le spese di rappresentanza del presidente. Intanto l’autoblù a disposizione di Fico è rimasta in garage. Altre cifre. Nei primi sei mesi di lavoro la commissione ha svolto 34 sedute e 21 audizioni, per un totale di 48 ore e 55 minuti. Stando ai dati presentati da Fico, oltre il 75 per cento in più rispetto alla scorsa legislatura. E quasi il 95 per cento dei lavori sono stati trasmessi in diretta streaming dalla web tv della Camera dei deputati. Il presidente elenca i documenti che la bicamerale è riuscita a ottenere dalla Rai. Sembra assurdo, ma fino ad oggi non era mai stato portato in Parlamento l’organigramma aziendale, comprensivo dei lavoratori a tempo determinato e indeterminato. Per la prima volta è caduto uno dei segreti meglio conservati dalla Rai, continua Fico, l’elenco degli operatori economici iscritti all’albo dei fornitori.  È stata l’attività della commissione, sostiene il presidente, a far saltare l’accordo commerciale tra la Rai e Comunione e Liberazione di Governo. Un’intesa firmata dai dirigenti dell’azienda pubblica, che avrebbe permesso la trasmissione del Meeting a fronte di un investimento di circa 750mila euro. Un contratto inaccettabile. Fico rivendica anche il merito di aver ottenuto i dettagli sugli emolumenti di dirigenti e giornalisti Rai, seppure per fasce. Si scopre così che la retribuzione media di un dirigente apicale ammonta a 155mila euro lordi l’anno. 147 mila lo stipendio medio di un giornalista. Dei 300 dirigenti Rai, tre ricevono più di 500mila euro, uno tra i 400 e i 500mila e quattro tra i 300 e i 400mila. Solo uno dei 322 giornalisti dirigenti, invece, guadagna più di 500mila euro. In compenso sei colleghi ricevono una busta paga da 300 a 500mila. Una ventina da 200 a 300mila. Quasi trecento tra i 100 e i 200mila euro. Basta avrete capito perchè la Rai del Canone ed i giornali finanziati dai cittadini...odiano il MoVimento.  Vai ..Fico