venerdì 13 dicembre 2013

Avevamo Visto

Avevamo visto bene, la storia si ripete. E' successo negli anni trasformati in piombo, con i "compagni che sbagliano" figuriamoci se non succede oggi quando devono salvare il secondo governo dell'inciucio con l'intento di formare il terzo. Cosa frega a questi del Paese? Sono intenti a decifrare una sommossa popolare rappresentata da un attrezzo agricolo vecchio come la falce ed il martello, ma perfettamente simboleggiante la rabbia e la disperazione dei cittadini italiani. Stanno parlando di questo fenomeno destinato a propagarsi in tutto il Paese, nell'attesa che arrivino i famosi servizi deviati, quelli che nelle torbide situazioni svolgono il compito per il quale sono pagati. Nel frattempo la stampa, è questa la vera notizia disgustosa, mai come in questo frangente politico è schierata con penne ammirevoli e pennivendoli locali, nel tentativo di vedere se riescono a spostare i barbari contro il MoVimento. Attento Grillo, questa è la loro tattica eversiva, cercare di nemicare due forze che partono dai medesimi obiettivi. Il tentativo di mostrare il M5Stelle come parlamentare, quindi casta come gli altri, sta inquinando i fiumi giornalistici, già mostruosamente avvelenati. Sul blog di Grillo si legge «Attenzione cittadini, i Forconi sono un tentativo di soppiantare il Movimento 5 Stelle», questo basta per formulare articoli, prese di posizione come se i cittadini che protestano mai così spontaneamente disorganizzati per lavoro, fame, scuola, diritti avessero come nemico l'unica forza che ha ottenuto un'enorme successo anticipando i temi. Vogliono davvero trasformarci in Zerbini di Renzi? Il Delfino Alfano ha visto nel primo accordo tra M5Stelle, Fi e..Pd sul trasferimento della discussione sulla legge elettorale alla Camera una operazione per lui anticipatrice di uno sfratto. Anche sul Colle non si respira aria gradevole, ha dovuto rimandare un incontro con NipoteLetta, sarebbero stati un bersaglio troppo ghiotto, il vero. Lunedì 9 dicembre probabilmente diventerà una data storica. Bisogna andare molto indietro nel tempo, l'evocazione dei primordi del fascismo è accettabile sul piano storico, solo per spiegare le ragioni che sottendono le proteste. Siamo invece ritornati indietro di 50 anni nella storia economica del Paese, non è stato facile, ci sono voluti nove anni di recessione con Monti e Letta. Abbandonando il governo, Berlusconi e la sua creatura, sono ridiventati i contenitori di ogni schifezza, nei quattro anni di letto matrimoniale, le verginelle democratiche devono avere subito violenze siffrediane. Non si avvertono rigurgiti di fascismo, per quanto inizialmente rivoluzionario e protestatario. Si nota di converso un appiattimento scandaloso dell'informazione di regime. Solo qualche sparuto commentatore sul web inizia a meditare sulle ragioni della protesta. Manca ancora ed è una fortuna, una regia, la forza è lo spontaneismo. Non ho mai visto niente di più pacifico e bello dei duecento giovani che protestavano sotto l'Arco d'Augusto, quello dove Gnassi ed il popolo piddino-imprenditoriale del mattone hanno omaggiato Veltroni. Portano davvero sfiga. Educati, gentili, volevano parlare e discutere delle loro azioni. Lo facevano nel modo più spontaneo e interessato. Sono loro che pagano il futuro che abbiamo consegnato. Una riflessione semplice in grado di essere compiuta da tutti. I più esasperati sono quelli senza alcuna tutela, commercianti, artigiani, padroncini. La crisi li ha decimati, annichiliti, uccisi. Le prossime vittime della loro ingordigia sono le banche. Segnali preoccupanti, gli azionisti della Fondazione vogliono sapere il saldo del loro conto corrente. Piacerebbe anche a me, titolare di un'azione di Fiera/Palas non quotata, sapere come vanno i miei investimenti. Ho visto che la Fiera viene utilizzata per il concorso degli avvocati. Scelgano i migliori, ne avranno bisogno.
P.S. 
Il Cancelliere ci ha anticipato che si sta liquefacendo il nocciolo duro del sistema bancario. In parole povere Cipro è dietro l'angolo, però in contanti.