sabato 21 dicembre 2013

Tott Cal Mosi

Letta e Renzi simboleggiano l'antica storia di Penelope, fedele all'errante Ulisse, distruggeva al mattino il sudario che intesseva la notte con..i Proci. La lotta per inseguire Letta è iniziata un minuto dopo l'elezione a Segretario, quando ha ricevuto una larga maggioranza dai disperati e sbarcati. Da inseguitore a inseguito, passa il tempo tentando di distruggere o correggere le stronzate e porcate che vengono commesse a nome del suo partito. Web tax, fumo dei vulcani a 5 euro, come i giochi sulla spiaggia e poi...le slot machine dalemiane. Cerca di proporre qualcosa di suo, un democristiano che vuole le unioni civili, legge elettorale che non piace ai berluscones traditori, l'art 18 che viene ripescato per l'assenza della Cgil. Esiste ancora qualche giornale di casa che prevede un grande successo per questo partito. Incutono davvero tenerezza nelle previsioni. In Casa Ballarò sono i più spudorati, dopo appena una settimana di conduzione renziana sono già arrivati al 32%, doppiando perfino le speranze deluse del veltronismo. Sulle unioni civili, nulla di nuovo: i nodi sul tavolo come i contratti civilistici, diritto di adozione, sono esattamente gli stessi che produssero il conflitto tra Margherita e Ds al tempo della legge sui Pacs. Il conflitto tra Renzi e la Camusso è il remake di quello tra D'Alema e Cofferati che andò in scena a cavallo tra il 1999 e il 2003. Mentre quello tra governo e partito incarnato dalla contrapposizione tra Letta e Renzi è molto simile, nella dinamica, a quello tra Romano Prodi e Walter Veltroni che si verificó tra il 2007 e il 2008. Non cambieranno mai, hanno bisogno di un MoVimento più forte dei loro tentennamenti, al quale si possano accodare. Le differenze vengono accentuate, volgarizzate, in realtà i votanti i due schieramenti hanno tantissimi punti e desideri comuni. Provate a chiedere a qualche pensionato iscritto alla Cgil come la pensa o la scrive. Dal momento che mi sono citato, colgo l'occasione per rispondere a quel cretinetto, sicuramente piddino, che ha messo in dubbio il mio palmares ..ciclistico. Ho fatto una decina di maratone comprese le Nove Colli, per brevità non le ho elencate. Niente di paragonabile ad Arlotti, mi ha staccato largamente anche nello stipendio. Il dilemma di Renzi in queste ore è tutto qui: se spinge sulla discontinuità grazie a cui ha vinto le primarie, rischia il conflitto con Palazzo Chigi e la rottura con i centristi che ieri avevano la faccia rotonda di Mastella e oggi il volto come.... di Alfano. All'epoca c'erano due poli, ora ce ne sono tre, il che complica o semplifica le cose. Per formare il prossimo governo, ammettendo tocchi a Renzi l'imprimatur, non esistono scelte diverse. Non vedo l'ora. Amici del MoVimento arriverà il giorno o la sera che non saremo sufficienti per rispondere a tutte le chiamate radiotelevisive e giornalistiche. Barnabè, Letta e... telefoneranno tutti i giorni alla Franchini per sapere se ha confezionato altre delibere con la Lisi. Mentre discutevamo sulla panchina delle meditazioni, il compagno Carlo, stupendo citatore di aneddoti romagnoli mi congedò: Ah … i gay … t’é rasoun … bsogna es muderni. In fand ciapel in t’è cul un è gnent … ma … l’è tott cal mosi