domenica 12 ottobre 2014

Avremmo voluto....

Avremmo voluto esserci anche noi a #Italia5Stelle al Circo Massimo di Roma. Una tre giorni per capire se il MoVimento a livello nazionale abbia un futuro davanti, se ci sia la possibilità di costruire qualcosa di ben più concreto che tante piccole vittorie di Pirro a livello locale. Siamo stati connessi in streaming per captare qualcosa, ma non era abbastanza. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci racconti a caldo la sensazione, ma non contattando uno dei tanti simpatizzanti o attivisti riminesi, il senso di ‘cameratismo’ prevarrebbe sull’oggettività. Saremmo tacciati immediatamente (e nuovamente) di essere House Organ del MoVimento, cosa che non siamo. Ecco allora che telefoniamo al nostro amico @Kussuna, romano Doc, scrittore a artista poliedrico, già nostro collaboratore con un breve pezzo sul Meeting di Rimini. Gli abbiamo chiesto:Hai voglia di passare qualche ora al Circo Massimo in mezzo ai Penta Stellati? Vogliamo capire da un esterno se al Circo Massimo si sente un’aria simile a quella di piazza San Giovanni nel 2012. Gli abbiamo dato carta bianca, senza direttive, consapevoli delle sue simpatie non proprio a 5 Stelle. Citizen Rimini non fa censure ed è aperto a tutti. Ecco il suo racconto.
 @Markollen
citizen 
Me my friends and I
Su invito di Marco (#nonvidiròilnome), per conto di Rimini (#nonmiricordocosa) ho presenziato alla kermesse, tripudio collettivo oceanico di massa di Roma. Teatro: Circo Massimo. Attori: Movimento Cinque Stelle. E’ vero, non sono uno dei più grandi sostenitori di questo MoVimento variegato eterogeneo frammentato diseguale ambiguo quindi mi sono portato appresso il mio amico “Spizzi”, Grillino ab ovo e Paolo anima candida e scevro da pregiudizi. Fotografia iniziale: Moscia. Ero stato, per incontrare Marco (#nonvidiròilnome), al comizio di piazza San Giovanni prima delle elezioni politiche 2012. E c’era un entusiasmo sensibile, una oggettiva sensazione di potercela fare, di cambiare, di essere una reale minaccia per chi loro pensavano fossero i nemici. Stavolta no. La mosciaggine regnava sovrana, l’atteggiamento da Festa dell’Unità era incombente ma disatteso, basti pensare alla pasta al farro o ai panini vegani. Io non sono religioso ma i funerali fateli fare ai preti le feste dell’unità per quanto camuffate ai compagni del PCI. La professionalità alla lunga si vede. La sensazione è stata di mestizia, neanche Edoardo Bennato accompagnato da una band rock coi contro coglioni è riuscita a scuotere una platea moscia che neanche batteva le mani a tempo. Il solo blues di Beppe Grillo non ha smosso un sopracciglio. Il tentativo di agitare le anime della Taverna si è risolto in un battito di mani distratto. Confrontatomi col mio amico grillino il bravo Spizzi e con la supervisione di Paolo ‘anima candida’ ce ne siamo andati, con animo tranquillo, in anticipo. Io con degli interrogativi sparsi , Spizzi che diceva è “una fase di transizione“, Paolo che guardava insistentemente il culo di una del MoVimento Cinque Stelle. Anime candide si nasce. 
 @Kussuna