giovedì 30 ottobre 2014

Cca' nisciuno è fesso! (specie in casa Gazprom)

La vecchia immagine del russo modellato sul plantigrado “orso Mischa” sta subendo duri colpi. In Occidente erano e in parte sono ancora convinti di avere a che fare appunto con i tardigradi. Tuttavia se lo era già in passato mai tale convinzione è stata sbagliata come adesso. Lo dimostrano i negoziatori di Gazprom nella faccenda del gas ucraino/europeo. Ammaestrati dal caso “Mistral”, le portaelicotteri pagate e non consegnate per ordine americano, oggi vale il principio: “prima i soldi e poi il gas”. Infatti era abbastanza chiaro che se non si fosse proceduto con la logica del pagamento anticipato, passato l’inverno 2014/2015, la UE invocando i soliti “principi umanitari” (sempre ottimi quando si tratta di non pagare i debiti) non avrebbe pagato. Oggi la faccenda si fa molto più complicata perché l’Ucraina prima e l’Europa dopo non potranno usare più certi trucchetti. Il peggio è che per soddisfare le esigenze dei soliti “nazisti buoni” di Kiev il gas dovremo pagarlo noi (come se non ne avessimo già abbastanza...) così come dovremo finanziare il sovrapprezzo che i paesi baltici dovranno pagare alla Norvegia e agli U.S.A. per il gas liquido al posto del gas secco russo. Certo che è facile fare gli indipendenti con i soldi degli altri, specialmente degli italiani e degli altri mediterranei che veramente ormai dovrebbero averne le scatole piene. Come dice un motto piuttosto greve ma veridico: “è facile fare i f... con il c... degli altri. Tutti gli italiani sanno cosa significa f... e cosa significa c... .

 Woland