venerdì 24 ottobre 2014

Il Cancelliere: il crollo

Oggi sulle fotocopie locali appare quello che tutti già sapevano e facevano finta di ignorare. Dal primo novembre l’aeroporto di Rimini chiuderà. Nulla di strano, se si pensa che nell’ultimo anno e, soprattutto negli ultimi mesi il traffico si era ridotto a pochissimi voli “residuali” dalla Russia per quei vecchi contratti che non erano ancora terminati. Quello che fa veramente inorridire, sono i commenti. A parte le solite lagne sulle “inadempienze nella classe politica”. Ma, a proposito di questo, viene da chiedersi: “Dove eravate in questi anni quando si è formato il gigantesco buco?” Comunque, lagne a parte, sembra che la chiusura dipenda dalla congiunzione di Giove e Saturno. In realtà dipende da un fatto molto semplice, ed è lo stato di guerra con la Federazione Russa voluto dalla Unione Europea, finanziando e promuovendo il colpo di Stato a Kiev. Di lì, nonostante l’obiettiva moderazione russa, la valanga di sanzioni che ha avvelenato l’Europa e la sua economia (oltrechè quella russa). La cosa è iniziata, per i pochi che ancora coltivano il vizio della memoria, più o meno esattamente un anno fa, raggiunto il suo primo obiettivo il 22/02/2014, e di lì la valanga ha cominciato a procedere a passi da gigante, mentre il timone della guerra è stato preso dagli americani, ben più dotati per certe cose dei loro vassalli europei. Italia in primis. Ai vassalli, come è giusto, resta solo da pagare il conto. Per quanto riguarda le fotocopie, la vulgata espressa negli articoli di oggi non ci stupisce per niente. Una versione bisogna darla, e questa è quello che attualmente passa il convento. Non si può parlare della guerra ormai “calda” con la Federazione Russa, e quindi non si può spiegare perché un aeroporto che viveva quasi esclusivamente di turismo russo necessariamente deve chiudere, come ha chiuso, così come chiuderanno, a breve e “a cascata” tutte le attività collaterali e dipendenti dal turismo moscovita. Si arriva persino a cercare di dare l’illusione che la cosa debba essere transitoria. Non lo sarà perché questo scontro tra “Occidente” (U.S.A. più vassalli europei e non) e Federazione Russa più, molto defilata la Cina, è uno scontro che durerà anni in cui, tra l’altro, chi ne tira le fila, cioè gli Stati Uniti, è l’unico che non paga dazio. Da notare che la situazione peggiorerà moltissimo tra pochi giorni. Precisamente il 26 ottobre, con le elezioni ucraine, dove le formazioni politiche più estremiste, anzi, per la maggior parte apertamente filonaziste, avranno un peso determinante. Il bello è che queste formazioni politiche sono finanziate soprattutto, oltrechè dagli Stati Uniti e dal Canada, dalla Polonia e Paesi Baltici, cioè Paesi della U.E.. Alla fin fine, quindi, la chiusura dell’aeroporto di Rimini è solo un piccolissimo, anche se doloroso inizio, di un processo ben più lungo e tragico, che riguarderà per anni tutta l’Europa, il nostro Paese, e la nostra città.

 Il Cancelliere