lunedì 20 ottobre 2014

Paura passata

Con il senno di poi, non ci voleva molto per un professionista dello spettacolo capire che era più importante un suo precipitoso ritorno a Genova che la presenza al Circo per quanto Massimo. Ha dato la stura ad una campagna di mistificazione ed aggressione che però ha cambiato toni e contenuti. La derisione e l'irrisione la fanno da padrone, la Paura è passata. E' stato l'unico premier per quanto non eletto che abbia avuto il coraggio, Beppe ce l'ha, di andare a visitare la sua Città. I codini e vigliacchi hanno lasciato ..Burlando a difendersi per tutti. Il Circo Massimo avrebbe dovuto rappresentare la consacrazione di un Movimento adulto dopo la fase di assestamento con gli alti ed i bassi delle varie consultazioni. Un abbraccio fra i tantissimi portavoce e gli attivisti. Dopo tre giorni di campeggio e dibattiti cosa resta? Il referendum per l'uscita dall'euro ed il ritorno del reddito di cittadinanza, una delle tante proposte scippate dal renzismo e camuffate nei meandri del Job's Act e poi ??? Una struttura organizzativa diversa? Uno statuto comprensibile ed usabile da tutti? La rinnovata litigiosità tra ortodossi e dissidenti e le... espulsioni. Insomma il M5S sta diventando sempre più uguale agli altri pur non avendo responsabilità di governo se non residuale in qualche comune italiano, in attesa che il sindaco eletto, per caso o fortuna, venga cacciato. Il consigliere regionale dell’Emilia Romagna Andrea De Franceschi è stato fatto fuori per una questione di interviste comprate, il sindaco di Comacchio Marco Fabbri cacciato per aver partecipato alle elezioni provinciali con altri partiti in una regione ieri incubatrice e oggi vaso di pandora per il Movimento. Ma l’impasse è anche mediatico. Al netto della vocazione della stampa di regime, da mesi si assiste ad una progressiva "normalizzazione" del ruolo del movimento. I post del Blog di Grillo sono sempre più in difesa di atti sbagliati, frettolosi, ingenui, al di fuori di qualche sceneggiata parlamentare ben riuscita. Piccole guerriglie che non fanno che rafforzare l'idea che non esista più opposizione in Italia. Gli unici che la fanno in piazza sono gli antagonisti di professione od i pochi sindacati seri. Più contenuti, più argomentazioni e più esperti altrimenti l’opinione pubblica ti stronca. Dal clamore degli inizi all’appiattimento di oggi, lo stallo non risparmia nemmeno i due leader. La comunicazione di Beppe Grillo non buca più come una volta, è stanco forse pensava che la rivoluzione fosse davvero alle porte. Su Casaleggio si rincorrono voci che riguardano la sua salute, in ogni caso non funziona nel medio e lungo una forza duopadronale. Nella vita, come dice l'attivista Mannoia si deve cambiare... per non morire.