giovedì 23 ottobre 2014

CondHotel

L'invenzione introdotta nello SbloccaItalia permetterebbe il 40% di residenza all'interno degli hotel. Conferma la discesa, la disperazione che assale il governo di Pittibimbo. Promesse, conti raffazzonati, bilancio usato come nei peggiori governi democristiani. Miliardi che rimbalzano da una proposta all'altra. La decisione (ventilata) di spostare dal primo di ogni mese al dieci la riscossione delle nostre pensioni è solo un smaccato tentativo di allenare milioni di pensionati. Piano piano ci abitueremo ad intascarla sempre più tardi fino al punto di non averla più. Non hanno nemmeno il coraggio di dirlo. Il dramma italiano è questo. Non ci sono più i soldi per pagare il nostro sistema previdenziale. Allora ingegnano misure falsamente innovative come la cazzata degli 80 euro per i neopadri da 90 mila euro. Chissà come sarà felice LuxotticaDel Vecchio che sembra abbia ancora pretese fecondatrici..con gli occhiali. Torniamo agli hotel con il preservativo della residenza. Non a caso i primi locali plaudenti sono quelli che ci hanno regalato o permesso l'ondata di inutile cemento residenziale (invenduto). Oppure i falliti imprenditori che pensano possa concedere ai loro (falliti) esercizi alberghieri un tocco di appetibilità. Anche usando il metro delle critiche feroci, corri il rischio di essere "assimilato" a questa cultura di governo. Lo spezzatino condominiale per cui un albergo viene mescolato con finte residenze da chi viene richiesto? Esiste qualche grande o grandissimo complesso da sistemare per gli amici del governo? Fate un decreto ad hoc, è più chiaro e sincero. Non significa disconoscere che gli alberghi sono fuori mercato, come scrivo da anni, ma la cura deve essere sistematica e pianificata. Non può essere una cicuta renziana valida per tutti. La parte per me più scandalosa, diventata prassi comune, è esorbitare dai compiti e deleghe. La pianificazione urbanistica, di quello stiamo parlando, è di spettanza regionale. Uno dei capisaldi del decentramento. La si vuole cancellare? Aboliamo le regioni ormai centri di spesa senza resa. Messi da parte trionfalismi, invenzioni ed assistenzialismo, i temi di fondo si riducono essenzialmente a quattro: 1) I riminesi devono accettare che la Città campa/va sul turismo. 2) La pubblica amministrazione faccia ( bene) la sua parte e agisca di conseguenza. 3) Gli imprenditori del turismo assumano una fisionomia adeguata. 4) Lo Stato agisca premiando con aiuti e normative le strategie più virtuose. Un esempio pratico da cui partire potrebbe essere la spiaggia. Mettiamo in gioco le aree in fregio, lungomare ed attuale arenile. Permettendo la creazione di quei servizi che il nostro sistema ricettivo non è in grado di attuare, per antiche cause che tutti, (eccetto in Via Rosaspina) conosciamo: spazi ridotti attorno alle strutture, alberghi in media troppo piccoli, costi di gestione elevati, riferiti in particolare alle cucine. Lo slogan ideale sarebbe: vivi in spiaggia e dormi in albergo. Come realizzarlo ho cercato di descriverlo negli articoli dedicati alla Bolkestein. Un salto certamente impegnativo, ma che non lascia alternative, tanto meno scorciatoie edilizie scandalose ed inutili come un Trc. In queste condizioni nessuno vuole investire a Rimini. La società che si è aggiudicata il Bando del Fellini vale 10 mila euro. Avete capito cosa sono disposti a rischiare per uno scalo come il nostro? Il Centro Storico ormai serve la Banda dei Predoni che l'Europa della Merkel ci regala. Per entrare nei negozi, quelli non chiusi, bussano con l'accetta. Però gli ambulanti nel loro storico sito davano fastidio, due volte alla settimana Gnassi, quando non era in..missione turistica, era costretto a passare in mezzo alle bancarelle per andare a parlare con Jamin.

P.S.
Deve essere una cosa grave il CondHotel se la Petitti è..perplessa. La Giulia Sarti, secondo il giornale gratuito del Pd, è..assente