venerdì 17 ottobre 2014

Un Sindaco a corto di idee

Il Movimento 5 Stelle non propone mai niente. E’ gente che protesta, ma a lamentarsi sono buoni tutti, poi però bisogna governare. Se malauguratamente dovessero andare loro ad amministrare Rimini che cosa combinerebbero visto che sono senza esperienza e senza proposte? A questo punto molti di voi sono andati in fondo all’articolo per scoprire chi l’ha firmato e poi sono tornati a rileggere le prime righe per capire se sono impazzito, ma quelle sopra sono le accuse che si rivolgono usualmente al Movimento 5 Stelle in generale e a quello di Rimini in particolare. Le ho riassunte perché mi servono per dimostrare una semplice tesi: chi le usa è o in malafede o disinformato. Lasciatemi aggiungere che, personalmente, gradisco più le persone in malafede, perché i disinformati sono causa dei nostri malanni, più di quelli che ne traggono vantaggio. Detto questo. Ieri in un comunicato stampa del Comune, oggi ripreso dalla stampa locale, si leggono testuali parole del Sindaco di Rimini Andrea Gnassi: “Agiremo sul divieto di frazionamento di appartamenti dalle pezzature sovradimensionate per permettere ai giovani e alle famiglie di affittare alloggi dagli spazi ragionevoli a un prezzo ragionevole. […] Non vogliamo più periferie, ma semmai cucire e rammendare aree ora isolate”. Quelle che leggete in queste righe sono esattamente (vengono persino usati gli stessi termini) le delibere del Movimento che vennero approvate in Consiglio Comunale il 18 ottobre 2013, con Gnassi assente. Oltre all’evidente fatto che le stesse passarono proprio grazie a quell’assenza, sono state trattenute sulla scrivania del Primo Cittadino per lungo tempo e, fino a questa dichiarazione, non vi era stata ancora notizia del loro passaggio agli uffici preposti. Da ieri, improvvisamente, fanno parte del Masterplan (qualsiasi cosa esso sia). Ricordo con tenerezza le prime immagini in cui facendosi fotografare davanti a una ruspa, che aveva appena abbattuto un cesso in una spiaggia di Rimini Nord, dichiarava che da li sarebbe ripartita la costruzione di Rimini. A ben guardare, però, quegli atteggiamenti, come la spiccata propensione alla supercazzola, erano indizi della brutta attitudine al volo pindarico. Abbiamo visto svolazzare per anni diapositive che parlavano del nulla, mentre nella realtà dei fatti questa Amministrazione ha prodotto: Una ruota abusiva. La prima ciclabile d’Europa con soppalco. Più di seicentomila € a cui la Regione, probabilmente, non parteciperà perché il progetto è stato realizzato diversamente da come presentato. Il fallimento di un Aeroporto. Una finta guerra al Cemento che serviva solo a salvare indici di edificabilità in favore di un Ipermercato in pieno centro, che a sua volta serve a salvare il Palas di Cagnoni. La distruzione sistematica dell’aspettativa di qualsiasi comitato sia nato in questi anni. Teleriscaldamento, Santa Giustina, Rimini UpTown, No TRC, Astronave che Fuma (antenna sul Palas), V Peep. Solo per citarne alcuni. La deriva dei progetti di recupero delle aree coloniali. Un ponte che solo per la rabbia dei cittadini è un ponte normale e non la controfigura del ponte di un film di guerra. Una quantità enorme, anche per dimensione, d’inutili cartelli che fanno apparire come cadute dal cielo le più grandi banalità. Per essere chiari: Cattolica ha tolto i semafori da almeno vent’anni, è inutile spendere migliaia di Euro solo per far capire che ti sei deciso anche tu, perché ormai è ordinaria amministrazione. Vogliamo parlare poi delle erbe erranti? Un declino spaventoso dell’operatività turistica. E’ sfuggito a pochi che ormai la stagione giace sotto l’assenza delle iniziative private, distrutte per favorire l’immagine del Sindaco delle Feste. Ormai la stagione comincia a Luglio e le famose feste sono eventi per il territorio Riminese, questi i successi della “Capitale del Turismo”, o della “Miami della Costa Adriatica” che dir si voglia. Un progetto d’impianto fognario pensato da Hera e consegnato direttamente dalle sue capienti mani , progettato per le sue esigenze e per il quale tutta la Provincia di Rimini dovrà pagare rateizzandolo in anni di bollette dell’acqua. L’intruppamento di volontari civici, i famosi CI.VO.TI, grati della maglietta nuova e del lavoro che dovrebbe fare Anthea, tanto grati anche per il finanziamento di 300 mila euro con cui sono state costruite delle casette per gli attrezzi (che se guardi nel catalogo OBI la deluxe costa 5000€). Ovviamente, poi, è solo una combinazione che l’Assessore di Riferimento sia anche candidata alle Regionali. L’incasinamento delle opportunità sportive Riminesi. Si favoriscono happening sportivi dove il sindaco può farsi fotografare mentre fa finta di correre, ma poi, per le cose che richiedono presenza amministrativa seria, si prendono decisioni come l’epica figuraccia dei campi di calcio. Due posti d’onore al top delle classifiche del sole 24 ore tra le città che hanno subito di più la crisi e che subiscono di più la criminalità. Il quadretto non è affatto migliorato dalla necessità del Sindaco di “Hackerare” le idee altrui per trovare qualcosa di buono da dire sulle sue, soprattutto quando sono soluzioni che aveva trattenuto nel limbo per un anno in quanto, evidentemente, considerava lo delegittimassero. Che abbia perso la Vision?
 P.S. Oggi, in un altro comunicato stampa, il Movimento si è dichiarato felice di essere stato derubato, a patto però che quelle idee vengano usate…. E non per una supercazzola.
 Davide Cardone [@DadoCardone]
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