venerdì 17 ottobre 2014

Il Vescovo secondo Gnassi

In occasione della Festa di S.Gaudenzo che si somma a quelle sindacali iscritte nel bilancio comunale come priorità sociali, il Vescovo di Rimini e Montefeltro ha pronunciato, come uso e costume, una omelia. Non esprimo giudizi, mi è sembrata, francamente, un articolo del Carlino. La chiesa locale sulla spinta francescana potrebbe, dovrebbe osare di più, usando il linguaggio della povertà che assale una città anticamente opulenta ed edonista secondo i veteri parametri cattolici. Le code della Caritas, l'unico ristorante che fa tre turni, la disgregazione sociale, la delinquenza, l'immigrazione violenta che impedisce l'integrazione, fallimenti, suicidi, furti, qualcosa si poteva dire..nel merito. Il Patto del Seminario è ancora un laccio che frena e regola uno stranissimo inciucio ed ha coperto per anni la gestione delle strutture cittadine. La Presidenza al Pd, il resto a Cielle. Un'analisi, una arringa dell'accusa che chiama in causa anche tutte (quasi) le responsabilità passate. Il Primo cittadino griffato ma impalpabile, non aspettava altro, quasi le due omelie fossero concordate ma recitate da pulpiti diversi, sempre troppo vicini. Come sua consuetudine quasi fanciullesca si è ritagliato il ruolo del Salvatore..della Ruota. Spero, anche se conosco poco il campo che non ho mai frequentato, pur prendendo rapide lezioni dall'amico teologo Tinazzo, che il Vescovo leggendo sulle quattro fotocopie a scelta e pagine unificate, avverta che è stato usato per la propaganda gnassiana ed inizi a pensare come.. Don Giorgio a Riccione. E' un suo parroco neanche di campagna ma ha avuto il coraggio di.. cacciare i birrai dal tempio. Non è la bevanda il male, anzi, ma il mescitore per conto del Pd. Non è arrivato il momento di usare le coscienze anche in politica non solo per i gay o le Luxurie? Eccellenza non è arrivato il momento di mandarli a casa? Pensa che non esistano alternative? Non mi rivolga la domanda mi mette in ateo imbarazzo. E' vero, però questi hanno oltrepassato, da tempo, tutte le asticelle anche del cristiano perdono.