mercoledì 8 ottobre 2014

Rimini Vs Cesena

L'autunno è stagione di bilanci e saldi immobiliari. Le fotocopie si sono accorte, insieme, che a Rimini ci sono circa 3 mila appartamenti invenduti e 15 mila sfitti. Non sono previste comunicazioni di Gnassi. Un panorama sconosciuto solo per i nostri amministratori, molti dei quali almeno leggendo le dichiarazioni dei redditi (veritiere) sono fortemente presenti nel mattone. Eppure l'ultima variante Aquarena prevede un'altra infornata di case. ma quelle essendo per Cagnoni non contano ai fini statistici ma solo per Unicredit. Esempi luminosi di coerenza amministrativa. Il nostro autunno è tragico: colpa dell'aeroporto, tempo inclemente, russi bloccati, crisi, merda in mare? Sono tutte infauste coincidenze, ma Rimini è messa peggio per altre ragioni. Siamo una delle città più inquinate al mondo, il sistema turistico è collassato, stiamo realizzando a colpi di debiti un Trc definibile la più costosa ed inutile opera su pista protetta, mentre il Teatro scaccia ambulanti è fermo, come tutte le opere di questi ultimi 30 anni. Spesso mi diletto, tra una partita e l'altra, a vedere i programmi locali della nostra Romagna. Il consiglio comunale di Rimini, pur ripreso con curiale amore non riesco a sopportarlo. Troppo invidioso del capogruppo Morollino. Lo hanno scelto distrattamente ma lo hanno indovinato. L'altra sera ho trovato una trasmissione che parlava dell'azienda cesenate Orogel, sponsorizzatrice anche dello Stadio. A Rimini...lasciamo stare, tutti quelli che si sono occupati del calcio sono falliti, anche miserevolmente, quelli che se ne sono fregati (maggioranza) pure. Solo i Bandi sono stati un successo di pubblico. Il tema affrontato nella trasmissione era il bilancio della azienda, florida, senza bisogno dei Marchionne, alla faccia o proprio per la crisi. Non cito numeri, mi fa piacere che uno su mille ce la..faccia. La cosa che mi ha impressionato è la capacità organizzativa e culturale della filiera interessata. Dall'agricoltore al manager, tutti esprimevano concetti da vera squadra. Un pò come la giunta di Rimini, anche se non arrivano ai loro risultati. Un quadro d'insieme che ti fa sentire orgoglioso di essere romagnolo ed incazzato come riminese. Noi di chi possiamo gioire? L'ultimo che fallisce chiude la luce? E' spontaneo ed avvilente fare il confronto con la tua città data malamente in affido politico. Qui è tutto improvvisazione, promessa e propaganda. Ma se a Rimini dovevamo vendere i loro spinaci come facevamo? Una festa sul Lungomare? A Cesena oltre all'attenzione per la qualità del prodotto, senti parlare della catena del freddo, maniacali discorsi sulle confezioni, perfetta penetrazione dei mercati, con distribuzione impeccabile. Bravi questi cesenati, eppure quello che hanno se lo sono inventato, come del resto tante altre comunità in Italia e nel Mondo. A Rimini, la natura è stata più generosa, con un mare..carino, ma una spiaggia stupenda ed enorme. Colline favolose, un'entroterra come corollario della ex capitale del turismo. Ci è rimasta la spocchia e la Rinaldis Ermeti. Non sei capitale se fai una festa. A proposito a Cesena ne hanno organizzata una grandiosa, popolata da numeri veri, non quelli delle fotocopie. L'unica opera partita è una sciagurata metropolitana che costa ormai più a bloccarla che a completarla. La ragione è stata il terrore della ..Corte dei Conti. Però il meraviglioso Morollino la definisce ancora..strategica, non gli hanno sostituito il cd. Le grandi opere di regime sono venti cartelloni messi su rotonde posticce ed inventate, come se i cittadini vogliosi non conoscessero la strada del vizio più antico al mondo. La mano operativa si chiama Anthea, quella della bollette Hera. Ci siamo commissariati, per fortuna ci sono sorveglianti attenti, non fai nemmeno in tempo a scrivere innocenti lettere patrocinanti un finanziamento che non arriva e..zac ti mandano un avviso. Tranquilli, poi più niente. E' Rimini bellezze.