lunedì 6 ottobre 2014

L'operaismo del Pd

La minoranza del pidi aveva avvertito che se si andrà alla rottura la colpa è tutta di Pittibimbo. Non lo vogliono nemmeno in..sonno, in attesa di una iscrizione nella segreta comunità che conta. Il mio amico Cecconi segretario del Grande Oriente ha detto che è contrario. Se la linea è quella dell'abolizione dell'Art 18, difficile una convivenza con l'erede di Berlusconi. La Bindi, capo corrente dell'altra democristianeria, da sempre considera il boy scout toscano un presunto rottamatore. La sua candidatura ad un eventuale ministero sembra sia stata respinta per mancanza di doti apparenti. Secondo Pigi Bersani, la strada è molto stretta. Per Renzi l'Art.18 non serve a niente, la sinistra lo ha scelto per questo come vessillo. Si è arrivati alla conta e come sempre molti della minoranza si sono dileguati. E' una congenita debolezza italica in guerra e nelle farse politiche. D'Alema con uno dei suoi discorsi migliori che dovrebbero leggere in tutti i Meetup, ha demolito l'immagine del perfetto berlusconiano in salsa democratica. In questo momento gli sherpa che hanno paura di non potere confezionare la settima od ottava legislatura, sono in azione per comporre la profonda frattura culturale che divide le due componenti . Il Pd, con la sparizione delle tessere ha quasi completato la sua veloce trasformazione in una moderno movimento democristiano. Se riflettete potete trovare lo stesso numero di correnti che animavano il dibattito nel maggiore partito italiano del dopoguerra. Prima di essere travolta e distrutta dalla magistratura, assieme ai sodali socialisti e quel poco che rimaneva del pentapartito, la conformazione della Dc era la stessa. Fate uno sforzo, aiutate Magrini e Morollino, sono disorientati, avevano iniziato sotto le foto di Berlinguer e marciscono nella Fanfaneria più truce? Non ho usato a caso il vecchio Amintore, è stato il nume tutelare della famiglia Renzi e non tiro fuori la presunta appartenenza alla massoneria, un passaggio obbligato se vuoi entrare nel mondo che conta anglo-americano. Marchionne lo ha presentato, per arrivare alla Chrysler il grembiulino è obbligatorio. Siamo alla resa dei conti senatoriale. Come al solito, in un momento decisivo per i destini parlamentari il MoVimento è in panchina. Ogni tanto esultano come avessero abbattuto la Merkel, poi vai a leggere e si tratta di alcuni aspetti marginali della vita economica e sociale: emendamenti, ordini del giorno che eliminano aspetti vergognosi ma non fanno nessuna differenza. Anche a Rimini, ammettendo e non concedendo che Gnassi illumini il Parco Marecchia cambia qualcosa? Erano tante le battaglie decisive, non chi arriva prima nei consessi europei, nazionali e..regionali. Al Senato la maggioranza ha solo sette voti di vantaggio e se procedesse mediante un’intesa con le destre seguirebbe una lacerazione grave per il Pd, il governo, il Paese. Sembra che qualcuno, dopo i successi del Fellini, abbia invocato Gnassi come mediatore, nel senso che avendo sperimentato tutte le correnti è una feluca adeguata. Sta preparando, con Funelli, il Patto del Lungomare.