sabato 25 ottobre 2014

Dico la mia

La mia posizione rispecchia quella di Claudio Semprini Cesari, presidente del Gros, persona seria, rigorosa e..perfino velista non per caso. Notoriamente defilato dai sistemi di potere riminesi. Ha bocciato un'intera classe dirigente, partendo da una semplice e naturale constatazione, sicuramente sfuggita alle penne attente delle fotocopie locali: sono scappati, nascosti tutti, alcuni nello....Zambia. E' rimasto il Prefetto. Non lo conosco ma la sua opera rappresenta un solitario tentativo di mostrare che lo Stato esiste ancora nel profondo..centro-nord. Difficile dare oggi una definizione geo-culturale di Rimini. Abbiamo in carica o quasi, due esponenti che hanno"tentato" ufficialmente di camuffare le realtà contabili di una società pubblica, poi giustamente dichiarata fallita dal tribunale, non senza prima e dopo avere sperimentato tutte le soluzioni possibili, sempre con l'aiuto solitario del Prefetto. E' un reato o meglio una serie concomitante di reati o no?? Tutti spariti, è rimasto il rappresentante dello Stato. Ho letto nella fotocopia più..audace, che la colpa sarebbe del Tribunale fallimentare, non certo gli onesti consiglieri, consulenti e ..soci pubblici che hanno creato la voragine su pista. Non credo possa finire così. L'ultima fase, quella del bando disperato, è riuscita in poche settimane a contribuire ad alimentare una situazione talmente confusa che sembra sia stata creata ad arte per offuscare i precedenti. La prima sorpresa è stata come si faccia a prendere in esame le opportunità che una società capitalizzata per la cifra monstre di 10 mila euro ti può offrire. Non m'interessano i protagonisti od i comprimari piddini, rimaniamo allo stato patrimoniale che ancora dovrebbe contare. La chiusura definitiva azzera i problemi, diventa una lapide tombale su tutto? Detto questo mi rivolgo, disperatamente, (anche) all'amico Claudio. Non è ora di scendere in campo, non per fare il Sindaco, anche se dopo Gnassi a nessuno verranno chieste referenze, ma più semplicemente scendere in strada per aiutare una città che amiamo come fosse ..nostra. Per non essere partigiano usiamo, il motto renziano, è ancora nuovo, proviamo a rottamare tanto per farci capire: Gnassi, Cagnoni, Melucci, poi Arlotti se siamo tanti viene da solo. La Petitti non conta, il MoVimento ha deciso di ballare da solo, contenti così, è un peccato perchè Camporesi è buono.