domenica 5 ottobre 2014

Uno Statista

Il Corriere del Pd ha precise gerarchie informative. Prima viene il partito nella sua accezione generale, quindi devono fare parlare anche Magrini, mentre Melucci è stato ed è ancora un punto di riferimento obbligatorio ed infine c'è ..Gnassi. Difficile il rapporto con il Sindaco, ci vorrebbero penne migliori per dipingerlo almeno come un normale amministratore. Lo intervistano quattro volte alla settimana senza porre domande ed ovviamente senza nemmeno tentare di svolgere il loro compitino. Con la Giulia Sarti, invece spolverano la vecchia strategia comunista: deridere l'avversario, quando non è possibile la nascondi ai.. Casetti. Nell'intervista obbligatoria del fine settimana, Gnassi è riuscito nell'intento di raffigurare il suo partito come un covo di serpi, in perenne lotta per il posto migliore. Manca la professionalità, non ci sono nemmeno i programmi, quelli che una volta partivano, obbligatoriamente dalla Palestina. E' lecito pensare, senza possibilità di errore che i nomi che usciranno dalla Direzione di domani saranno il solito bilancino dell'uno a Gnassi, l'altro a Melucci ed il terzo ad Arlotti. Non so chi si aggiudicherà la bella Sonia Migani, corre il rischio di fare la fine della Boschi. Non male. Il primo cittadino prenderà le distanze da questi personaggi? Toppo facile con lo zerbino del giornale giocare allo statista, per quanto riminese, facendosi scudo dell'ultimo capo bastone dopo avere percorso rigorosamente tutto l'iter correntizio: Dalema, Veltroni, Bersani e ..Renzi. Un mostro di coerenza che concede voti e giudizi. Ce lo meritiamo, se a Rimini non siamo riusciti ad esprimere meglio, non puoi imprecare leggendo il libro dei fallimenti. Se pensate che questi giornali ed i giornalisti avvolti, li paghiamo noi, allora sarebbe arrivato il momento di fare la giornata dell'incazzatura, dopo quella del latte al..seno. (bellissima)

P.S.
Vi siete dimenticati di Biagini?