giovedì 23 ottobre 2014

Parallelo

Gianni Cuperlo uno dei trenta braveheart da dichiarazione, non da votazione, ha detto (specialità della minoranza) che Renzi ha creato un partito Parallelo. Dopo il riconoscimento di Guardiola, manca quello del Papa, poi ha riempito l'album degli elogi. Pittibimbo pensa da tanto tempo ad un soggetto nuovo. Il Pd per quanto ormai protagonista indiscusso del politica italiana tanto da inventarsi perfino una ridicola opposizione interna, con personaggini da segreteria di sezione, è un abito stretto per la sua pancetta e facciona gonfia del potere accumulato. Il Banana ha deciso, da tempo, di non lasciare la sua eredità politica a Foti o peggio ad un Alfano, l'ha consegnata giustamente nelle mani di Renzi. La prateria del centrodestra è ancora ampia, c'è molto da brucare, mentre a sinistra gli spazi si stanno restringendo con la Camusso, scesa, magari malvolentieri, sul sentiro della guerriglia. Piano, piano si sta ridisegnando il quadro politico. Dimenticavo, ormai è marginale, il MoVimento è entrato ufficialmente nel periodo "non ne inzecchi una" Capita in politica come nel calcio. Sbagli anche a porta vuota. L'invenzione è stata di Grillo, ha il diritto anche di distruggerla come facevamo da fanciulli con i giochi non più graditi. C'è solo un piccolo e forse insignificante particolare: nove milioni di italiani ci hanno, ci abbiamo, creduto. Era bello, stimolante, pensare che si poteva cambiare l'Italia con lo spartito di un comico, in politica da sempre. Partendo dalle piazze, lo stomaco della gente. Interpretando magistralmente gli umori, i pensieri, i desideri. Come tutte le cose belle lasciano sulla strada dei rifiuti, sarà dura convincere qualche centinaio di beneficiati, pasdaran o talebani, a lasciare il loro piccolo territorio culturale perchè il gioco è terminato. Non ancora numericamente, può perfino capitare di aumentare i voti, ma non conti più un cazzo, ammettendo che sia stato quello l'obiettivo. Il brutto è che non te lo dicono nemmeno più. Te ne accorgi da solo. Gnassi si "sfogna" e nessuno osa turbare la mole di patacate sotterranee che pronuncia. Il percorso del Psbo, la cui strategia è nel salvadanaio capiente di Hera, ha iniziato un cammino velocissimo ed immune da Bandi, per paura della procura che aveva..iniziato un'indagine. E' la politica del cartello. Vale per le fogne come per le puttane. Il risultato sarà ancora una serie impressionante di sversamenti, però più al largo. Occhio del giudice non vede, giornalisti zitti per contratto ed io regno ancora. Le lettere che ho scritto non valgono. Compilate per il bene del Fellini. E' nato il Partito della Nazione, quello che ci meritiamo.