mercoledì 25 febbraio 2015

Comunicato M5S

La sanità ai tempi del PD.

La presente vale come comunicato congiunto della Deputata Membro della Commissione Giustizia Giulia Sarti e del Vice Presidente della Commissione Sanità per la Regione Emilia – Romagna Raffaella Sensoli. Siamo costernate, ma oramai non più stupite, nel constatare come il Partito Democratico segni, con il suo distacco tra le parole e i fatti, un’idiosincrasia verso i reali bisogni della popolazione. L’ultimo caso in cui ci siamo imbattute, mentre tutti celebrano a piene pagine il presunto cambiamento di cui sarebbe portatore Marcello Tonini ai vertici della Sanità Romagnola, sono i cunicoli dell’ospedale Sant’Anna di Cona. Un ospedale enorme, decisamente sovradimensionato rispetto al bacino di utenza, costruito in una zona depressa e paludosa, denominata non a caso "Fondo della morte", con infiltrazioni d’acqua assurde riparate alla bell'e meglio con grondaie interne e imbuti per il vino, il tutto coperto con un milione di euro di pannelli per non far vedere lo stato del muro. Questa situazione sembra essere causata da un calcestruzzo non adatto e vi è un processo in corso nel merito ma seguendo il buon senso e sentendo parlare anche del miliardo di euro di spese non preventivate, è ovvio che di inadeguato c’è stato anche altro. Oggi ci domandiamo perché questo scandalo, che in termini di sperpero di risorse pubbliche supera di parecchio quello di Mafia Capitale, sembra essere quasi relegato al ruolo di leggenda metropolitana raccontata solo a Ferrara. Ci domandiamo anche perché nella recente campagna elettorale, per la Presidenza della Regione, Cona è stata solo un pulpito da trattare con discrezione e non una vergogna da denunciare. Infine ci domandiamo se sia il caso di mettere un indagato alla guida di quella che ormai sembra essere una polveriera pronta a esplodere. La presunzione d’innocenza, che noi rispettiamo e difendiamo, non dovrebbe però far dimenticare alle Istituzioni il concetto di “opportunità”. In una situazione del genere sarebbe auspicabile, invece del solito scambio di poltrone tra manager super pagati, la ricerca di personalità che non debbano preoccuparsi della loro situazione legale. Per quanto Tiziano Carradori non sembra essere molto preoccupato delle accuse, né dei debiti che la sua gestione ha lasciato a Ravenna. Ci si consenta una nota a margine. Sconsigliamo al direttore uscente Rinaldi di minimizzare usando battute e considerazioni fuori luogo sulla situazione che è stata sotto i suoi piedi per molto tempo. Visto che non sapeva nemmeno di essere indagato può darsi gli sia sfuggito anche altro. Per quanto ci riguarda cercheremo, nel rispetto del nostro ruolo e con gli strumenti che ci sono consentiti, di far conoscere la situazione di Cona. Nel frattempo invitiamo la Regione a riflettere sulle scelte che contraddicono le dichiarazioni di intenti.
 Deputata Giulia Sarti Consigliere Raffaella Sensoli Movimento 5 Stelle​​