domenica 22 febbraio 2015

Il Profilo di Melucci

Mi hanno segnalato, questa mattina, che Melucci aveva pubblicato, sul suo "profilo" un interessante articolo sulla..Carim. Premetto sempre che (credo) di avere conosciuto bene Maurizio, aggiungendo anche che è l'unico personaggio, in quel partito di mezze calzette democomuniste, con il quale puoi discutere. Corro il rischio che qualcuno ci possa credere. Obbligatorio l'incipit per arrivare alla sostanza del difensivo discorso. Il non più giovane padrone del Pd riminese ha intuito, meglio e prima dei tanti bamboccini da selfie, che dopo lo scandalo Aeradria il Pd correva il rischio/certezza di essere messo finalmente sul banco degli imputati. Non sono quelli comodi e facili da affrontare dei consigli comunali ma quelli più scomodi e pericolosi del tribunale di Rimini. Nella prima associazione leggermente delinquenziale la quota di appartenenti al Pd era la stragrande maggioranza degli azionisti pubblici. Le eminenze istituzionali ed i veri dominus della politica riminese erano stati raccolti nel sacco delle indagini. Il ragionamento di Melucci non fa una grinza. Passi la prima retata, nella quale, ci sono (quasi) tutti i piddini che contano, ma nella seconda... bancaria noi non c'entriamo (quasi) niente. Premettendo sempre la conoscenza del personaggio che avendo, adesso, molto tempo libero, si cimenta nella disperata impresa di assolvere un partito colpevole a..prescindere, devo anche aggiungere che usa sempre il metodo delle mezze verità o bugie. E' il suo bicchiere. Sostenere che il Pd non c'entra con la conduzione e gestione della Carim appartiene a quelle difese d'ufficio che fanno incazzare i..giudici. Apparentemente accettabile, le testate locali, la assumono come la solita bevanda informativa da ingerire senza commentare. Ma una modesta riflessione sulla nostra realtà la deve inserire tra le balle neanche riuscite bene. A quale mostro politico appartiene la Banca della Città, quella che è riuscita, come afferma il procuratore a concedere crediti "facili" sempre a quelli? Chi sono i garanti di questo sistema operante? La cacciata di Aureli non doveva fare sorgere qualche fondato sospetto? Lui non apparteneva a quel giro. Provate a ricordare chi sono stati i longevi presidenti di quel carrozzone bancario assistenziale con fortissime aderenze curiali e qualche inevitabile grembiulino di terz'ordine. Che poi il Pd abbia messo a guardia degli interessi del territorio il simpatico Nando Piccari sono ca..vostri, se non fossero e lo sono, largamente di tutti. Non si può, sempre, caro Maurizio raccontare la favola che andava bene ai Padulli ed alla Gaiofana. Il Pd, questo partito in particolare, ha le più grosse, esclusive responsabilità, che poi come dice l'organo inquirente, sia stata la crisi a farle emergere, una volta tanto viva la crisi.