martedì 10 febbraio 2015

Le cose vanno bene

Italia, la ripresa sta arrivando davvero. Fiducia che cresce, investimenti, a Roma stanno costruendo un palazzo. A Rimini secondo l'ottima ricostruzione di Gianluca Tamburini una specie di Gioenzo a 5 Stelle, la piscina affoga debiti, verrà costruita con un bando che prevede un esborso di 5 milioni da parte del Comune ed altri 3,2 milioni da parte del privato, penso costruttore. Dimenticano le nostre eccelsi menti al comando che lo stesso procedimento sportivo usato per il Centro Sportivo sulla Superstrada di S.Marino è ..fermo, causa fallimento vincitore del bando(?). Chi andrà a costruire una piscina a pochi metri da quella del Garden, perfettamente funzionante, oggi, dopo i ripetuti fallimenti gestionali che l'hanno colpita dalla nascita? Qualcuno dei presenti in quel tavolo rettangolare che ospita la Giunta conosce i costi di una piscina..pubblica? Operazione perlomeno pasticciata, rammendata per nascondere i palazzi che, sempre Tambu, definisce di architettura sovietica, alti 23 metri, in una zona che necessitava di spazi e che per anni ha sofferto il mal da Fiera. Per fortuna il Palas non arreca evidenti disturbi, se non qualche prurito debitorio. Con l'iniezione di 16 milioni Cagnoni può tirare un robusto respiro. Questo è l'assioma attorno al quale hanno costruito il resto, con le naturali distrazioni acquatiche per le ochette plaudenti. Mai fidarsi di chi dice di conoscere il futuro. Premessa doverosa, questa, per due motivi: perché oggi le previsioni dicono che le cose, in Italia, si stanno mettendo bene. Ma soprattutto perché nemmeno due mesi fa dicevano l’esatto opposto. Il 25 novembre del 2014, l’Ocse presentò l’ultimo aggiornamento; per l’Italia erano stati dolori con una crescita di soli 0,2 punti percentuali nel 2015 e dell’1% nel 2016. e la disoccupazione che riusciva a crescere ancora. Un risultato sorprendente. Con l’anno nuovo, soprattutto con la grandiosa Operazione Mattarella che segna il momento più alto del renzismo, la crescita ha cominciato a..crescere. In ogni caso stiamo spugnettando tra uno 0,2, ed un'ottimistico 0,4. Dopo sette anni di recessione vedere una discussione sul + è motivo per rimandare il suicidio. I fattori che hanno aiutato l'Italia sono noti: il calo del prezzo del petrolio, in attesa delle navi di shale gas che Obama ci aveva promesso, il deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro e al franco svizzero, che renderà maggiormente competitivi i beni che esportiamo, la crescita americana, che concorrerà a fare da volano alla crescita del commercio internazionale, la diminuzione dei tassi d’interesse a lungo termine, che potrebbe dare nuova linfa agli investimenti di imprese famiglie e, ovviamente ... il pompaggio di Mario Draghi con l’acquisto di titoli di stato da parte della banca centrale europea e delle banche centrali nazionali, che dovrebbe immettere liquidità nel sistema per far ripartire la domanda interna. Tutte situazioni effimere, non strutturali che una volta esaurito il momentaneo drogaggio, lasceranno altri morti e macerie imprenditoriali. Qualcuno, come la Confindustria ha addirittura preconizzato un rialzo pesante superiore ai 2 punti percentuali. Chi non sarebbe contento dell'avverarsi di queste previsioni ad cazzum? La speranza per gli italiani è l'ultima a morire anche perchè è l'unica senza tasse. Se la locomotiva ricomincia a tirare, il resto seguirà. Passiamo però alle notizie cattive: le sofferenze bancarie, a novembre 2014 sono di circa 181 miliardi euro, in crescita nel corso di tutto l’anno appena trascorso. Non parlo degli incagli che con la situazione italiana sono pre-sofferenze. Circola l'ipotesi di una bad-bank, (non c'è che l'imbarazzo della scelta) per raccogliere e cartolarizzare i crediti.. deteriorati. Una ipotesi simile il migliore assessore al bilancio d'Italia la potrebbe anche sperimentare per Rimini?