mercoledì 11 febbraio 2015

Piano Strutturale Atto I

Leggo Rimini 2.0. Ottimi giornalisti ed amici..veri. Quando però pubblicano i sermoni di Sergio Gambini sull'urbanistica, scappiamo da amici. Forse non sanno o devono fare finta di non sapere che assieme al compagno Chicchi è l'autore del Prg ancora vigente, sul quale non esiste persona che lo abbia usato o subito, che non abbia smoccolato sugli autori. Ci sono molti però che ancora li ringraziano. L'aspetto degno di nota del Bel Sergio, oggi molto preso dal golf di famiglia, con le buche negli appartamenti che vuole costruire, è però la denuncia condivisibile del Piano Strutturale in mano a Gnassi. Ermeti messo da Melucci alla guida del Forum, una specie di Aquarena urbanistica che copriva le varianti, non conta niente, ma fa arredo con le magnifiche slides. Del delegato ufficiale all'urbanistica non c'è giustamente menzione. Tra gli innocenti ed innocui partecipanti al Forum, i più incazzati sono i curiali in senso lato, che pensavano fosse davvero l'organo che decideva le mosse e un domani anche l'attuazione dello strumento urbanistico. In realtà abbiamo due mostri: uno Strutturale che fa schifo dalla nascita, l'altro, aleatorio, pieno di figurine senza valore legale, chiamato pomposamente Strategico. I lamenti dei partecipanti a quella beffa, se avessero letto il nostro Blog, avrebbero scelto un volontariato più utile. Il Piano Strutturale confezionato in tutta fretta allo scadere della passata legislatura, per permettere l'approvazione di qualche decina di Piani Particolareggiati, scelti accuratamente, è in realtà una immensa Variante al Prg esistente che, ricordo anche agli amici 2.0, risale al 1994. Non contiene nessuno dei requisiti che la Legge Regionale impone ad un Piano Strutturale. Pensato giustamente come sistema delle grandi infrastrutture e servizi, in una prospettiva di lungo respiro, lasciando alle amministrazioni che si susseguono, l'espletamento di questi obbiettivi con i Poc, detti anche Piani dei Sindaci. La prova di questa mia certezza è l'atteggiamento di Gnassi. Si muove con la solita ambiguità: da un lato quando sponsorizza i Tamburelli sul Lungomare agisce come non esistesse, dall'altro, in una delle sue tante sparate "temporali" annuncia che a giugno, se non piove, termineranno l'iter. Il povero Morolli sarà costretto ad una altra "penosa" difesa, stile Aeradria, del suo Sindaco. Ti capisco Mattia, l'ho fatto tante volte, fino a quando però l'ho mandato, corrisposto, a fanc...Tu non la farai mai e questo ti fa onore. Definire contraddittorio l'atteggiamento, significa conoscere la natura del Sindaco. La sua tunica da vestale dell'ambiente, presenta schizzi di cloro e mattoni, dopo l'approvazione di una autentica vergogna come i condomini con vista Conad, specchiati nella piscina da 8,2 milioni. Dubai in via della Fiera. Un soviet di palazzi alti 23 metri, mentre abbiamo migliaia di appartamenti invenduti. Oppure trovare 360 mila euro per cacciare gli ambulanti dalla piazza come fosse il suo tempio e loro i mercanti. Potevano servire per ripagare una piccolissima  parte dei danni che "l'eccezionale" mareggiata ha prodotto. Cosa diversa e condivisibile sarebbe stata una linea d'indirizzo abolendo TUTTE le varianti e nel contempo un ridimensionamento con riequilibrio degli scompensi nei comparti (rimasti) di Chicchi&Gambini. Richiamavo pochi giorni or sono i tre comparti di Marebello, grazie alle apposite varianti, in un raggio di 300 metri, sono previsti più di mille appartamenti. So bene che questi interventi devono essere fatti all'adozione, non come penosi e caritatevoli esempi di ricucitura urbanistica. Non agendo a macchia di leopardo o con le osservazioni, sempre oggetto di trattativa politica. Ho parlato di mattoni perchè è l'unico argomento usato dal Sindaco, Non mi sorprendo, la sua esperienza amministrativa, ha sempre calcato i palcoscenici dell'effimero. L'unica volta che si interessato di una pratica è stato il Turquoise, già nella sua area di futura competenza. Gli argomenti importanti, strutturali sono altri: mobilità, turismo, infrastrutture, servizi. In questo primo articolo chiedendo magari a Gambini di scrivere ancora, mi limito ad alcuni aspetti, terminando con l'argomento Complanare, che è l'inizio di un discorso più vasto riferito alla mobilità. Nessuno parla più del Fila Dritto strutturale di Rimini, nemmeno A Te Faz Arlotti, sempre pronto a vantare ipotetici finanziamenti, ha il coraggio di toccare un tasto da un miliardo di euro. Una arteria che nasce sbagliata, come quella di S.Giustina. Oltre agli aspetti ambientali e idrogeologici è prevista una sede stradale a due corsie con pochissimi allacciamenti. Gli estremi a Rimini nord e sud, praticamente in campagna, gli unici due ingressi cittadini posti in corrispondenza dello stadio del baseball ed in adiacenza al casello autostradale di Rimini sud. Un mostro che renderebbe ancora più ingestibile il traffico in quel tratto di super strada, che avrebbe bisogno di una seria riorganizzazione, in particolare l'accesso della zona Pianeta Auto. Insistono decine di attività, attualmente servite da una stradina di campagna. Chiudo la Parte Prima, auspicando che i soloni dell'urbanistica, una volta scoppiettanti in Città, seguano i consiglieri comunali nel tour dei disastri. A Rimini si è costruito molto, ma fino a quando la barca turistica andava, non ascoltavi lamenti. Abbiamo ancora un territorio alle spalle da difendere ed un front meraviglioso come la spiaggia. Non è poco, partiamo da questi due aspetti. Gnassi è capace a sbagliare benissimo da solo, senza farsi insegnare da Gambini.