martedì 10 febbraio 2015

Varoufakis

Alexis Tsipras, non intende cambiare rotta nel rapporto con l'Europa. Si impegna però a rispettare il programma del partito che gli ha permesso di vincere le elezioni. Parole che tutte le diplomazie del vecchio continente non ascolteranno mai dalla bocca di Renzi. Anche se siamo i più grossi debitori europei. Queste parole rappresentano la linea che la Grecia terrà nei prossimi appuntamenti internazionali, a cominciare dall'Eurogruppo decisivo del'11 febbraio nel quale si cercherà una soluzione comune. Immediatamente le borse hanno pensato all'Italia. Sono scese per solidarietà. La prima priorità di questo governo è affrontare le grandi ferite del piano di salvataggio, affrontare la crisi umanitaria come aveva promesso di fare prima delle elezioni. Significa che gli accordi del suo predecessore Samaras con la Troika di ispettori Ue, Bce e Fmi, che hanno portato tagli lacrime e sangue in cambio di finanziamenti internazionali, sono carta straccia. Magari falliranno lo stesso, ma almeno a testa alta. La linea del partito che viene definita radicale perchè "sinistra" ormai è troppo sputtanata, è rompere ogni trattativa con i funzionari internazionali, per tracciare nuovi accordi direttamente con i partners europei. il vecchio 'bailout', il piano di salvataggio, è fallito, il debito ha superato il 180% del Pil. Il leader ha ricordato che il mandato elettorale è fermare l'austerity e cambiare la rotta politica. Ha ribadito la richiesta di un "prestito ponte" per arrivare all'estate senza estendere l'attuale programma di finanziamento, in scadenza a fine mese, per trovare nel frattempo un nuovo accordo complessivo evitando il default. La Grecia vuole pagare il suo debito, ma vuole raggiungere un'intesa comune con i partner per l'interesse di tutti: il problema del debito greco non è economico ma politico. Il programma di Tsipras prevede l'assunzione dei dipendenti pubblici licenziati illegalmente, portare a 751 euro il salario mino entro il 2016, confermando le misure su elettricità e cibo gratis per i poveri. Il confronto tra il suo ministro delle finanze (?) Varoufakis ed l'omologo tedesco, il sobrio Schaeuble è stato uno spasso. Ha chiesto i danni di guerra alla Germania. Secondo la ricostruzione che ci ha inviato l'eurodeputato Affronte che segue attentamente queste vicende, sul tavolo europeo dovrebbe arrivare una richiesta di una "moratoria" di tre-quattro mesi durante la quale il governo ellenico non introdurrà nessuna delle misure incluse nel suo programma contrarie al memorandum firmato con la Troika. In cambio i creditori si asterranno dal mandare il paese in..default.  A quel punto l'esecutivo del Partenone si impegna a presentare un nuovo contratto con l'Europa che terrà il bilancio in equilibrio e garantirà la sostenibilità del suo debito attraverso una sua rimodulazione. A me premeva fare notare la differenza della postura greca rispetto all'inclinazione naturale italiana al cospetto della Merkel. E' vero che il loro debito pubblico supera il 180% del Pil, ma in termini assoluti è il 15% del nostro.