sabato 14 febbraio 2015

Sogno e Realtà

Riconoscere che la cultura è la base della convivenza civile e di uno sviluppo intelligente credo sia patrimonio comune. Poi ci sono i Gasparri in tutti i partiti. La pianta cresce rispettando il terreno che la nutre. Un aspetto contingente che si muove però in maniera sempre più disastrosa. Si costruiscono invenzioni tese ad accelerare il percorso politico. Partiti e movimenti usa e getta, capaci solo di aumentare il tasso ormai endemico della disaffezione o peggio della ripulsa verso la politica. Un consigliere comunale e perfino un assessore nella sua inutile presenza vengono accumunati nell'uso distorto ed offensivo del termine "politico". Tra le due rappresentazioni ci sono già, con parametri riminesi, oltre tremila euro al mese di differenza. Un consigliere è pagato a prestazioni, un misero gettone che ristora il caffè al bar. L'assessore che, oggi conta meno di niente, invece è un rappresentante scelto dal Sindaco, senza nessuna autorità amministrativa, con l'obbligo (?) di partecipare una volta alle settimana alla Giunta altrimenti non c'è numero..legale. Nei consigli comunali, non avendo incombenze, si devono fare interrogare da qualche amico/a per potere essere ripresi dalla curiale tv. La politica oggi si dovrebbe fare nell'unico consesso legittimo. Hanno cancellato tutti gli altri. Se andate a vedere l'album delle presenze e degli interventi, capite l'inutilità di questa falsa rappresentazione democratica. In realtà oggi comanda solo il Sindaco. Se hai scelto Marino o Gnassi sono ca...tuoi. Alla fine prevale sempre la logica parlamentare, se cade sansone anche i piccoli filistei lo seguono. Pagare tante persone per andare un martedi alla settimana a sentire quando c'è, come sta il sindaco ed approvare tre delibere preparate dai dirigenti, è opera superflua, però ti chiamano..assessore. Il consigliere invece dovrebbe essere il vero intermediario tra cittadini e potere. L'ansia partecipativa degli anni 70, 80, si è spenta. Le organizzazioni circoscrizionali hanno perso potere e capacità, ma nessuna forza politica riprende il discorso. Mugugni, lamentele, twittii, ironie, non spostano di un millimetro il problema. Oggi il potere non lo limiti o lo indirizzi. Faccio due esempi: Mercato Ambulante, Aquarena. Fino a qualche anno fa ci sarebbero state convocazioni urgenti nei quartieri, manifestazioni o cortei di protesta. Oggi l'obbligato a risiedere può fare quello che vuole. Sentire una Onorevole che credo abbia ancora il marchio ufficiale a 5 Stelle chiedere, seguendo Pizzolante, il condono (un altro) demaniale per i soli..bagnini, è una rappresentazione dello stato politico cittadino. Gli altri, l'amico MarkTowers che ha avuto in proporzione danni molto più giganteschi? Le potrei citare famiglie ed imprese che ancora stanno svuotando cantine e scantinati. Però vuoi mettere, i bagnini fanno..notizia, Gaiofango molto meno. Ma andate davvero dove felicemente indicava il Grillo prima maniera. E già che ci sono mi cavo un altra zecca dalle vecchie palle pentastellate: l'iniziativa dell'unico europarlamentare europeo che abbiamo, di fare conoscere ai figli cos'è l'Europa, mi sembra felicissima. Basta che mostri il cedolino, capiscono benissimo fin da piccoli. Nascono di continuo rottamatori: dal primitivo Berlusconi, il vero innovatore della politica italiana, che si è dovuta adeguare creando la grande Unione di Prodi, fino alla meteora Di Pietro caduto tanto sui congiuntivi quanto sui conti, lui che era diventato famoso contestandoli agli altri, fino alla Lega di Bossi e poi nella versione moderna di Salvini. Il liderismo di un uomo solo al comando a cui viene demandata ogni cosa, è stato apprezzato dai cittadini ai quali le deleghe sono sempre piaciute. Comperi un prodotto all inclusive. Non me ne frega di essere iscritto alla lega dei nostalgici, ho conosciuto e sperimentato i due tempi della politica. Non esiste paragone, tanto meno etico. La presunta guerra tra le due chiese comunista e democristiana è stata per anni il leit motive che piaceva ad entrambe. Non permetteva contaminazioni o peggio alternative di potere. Quando qualcuno cercava di oltre passare la barriera inviolabile dell'atlantismo, intervenivano i "veri" padroni usando le armi che potevano assumere, a scelta, aspetti mafiosi, brigatisti, deviati e tutto tornava come prima. Moro è stato il caso più eclatante, lo stesso Andreotti, è sempre stato colpito "vicino" per avvertirlo che l'unica politica estera praticabile è quella imposta dall'America. Del personaggio è più comodo ricordare le tante amicizie con baci compromettenti che il suo aperto dissociarsi dalla politica delle sette sorelle petrolifere. Non è un caso che nella fase di transizione tra le due impostazioni ideologiche, quello che aveva i più forti connotati dell'uomo... forte, pagò il prezzo più alto. Bettino Craxi pensava di mettere fuori gioco le due antiche chiese. Ma anche lui se ricordate..Sigonella, aveva manifestato autonomia politica e personale ed una forte predilezione per i rivali dell'America. Certo, se si potesse riscrivere la storia almeno dopo i classici trent'anni che usano per i grandi delitti, sarebbe un libro diverso. Così nazioni come la nostra vanno in rovina, la stessa Europa diventa marginale, tenere fuori la Russia è stato un delitto economico e sociale. Era partner naturale del nascente grande stato europeo. Anche in questa circostanza l'ordine di Obama di arrivare alla guerra per risolvere definitivamente il problema russo è indicativo. La politica estera americana è semplice come il pensiero dominante. Niente sofismi. La Russia è un concorrente pericoloso occorre eliminarlo. Sono arrivati anche a dipingere Putin come autistico. La situazione è più o meno questa: il 40% della stessa percentuale di votanti premia Renzi. Il 20% dei rimanenti sceglie una forza antisistema colorata con 5 stelle. Rimane fuori una componente divisa tra leghismo ormai radicato e nostalgia del berlusconismo. Il resto è un'insieme di cespugli che la nuova legge elettorale cimerà definitivamente. Nel Paese non esiste una scelta oppositiva a quella di sicuro governo. O meglio ce ne sono troppe che si elidono a vicenda. La forte presenza dell'antagonismo in forme perfino moderne che ha brillato in Grecia ed in Spagna da noi è impossibile. La grande speranza Civati si è dimenticato il conto corrente in Svizzera con la password, per fortuna Davide Serra se la ricordava. Grillo aveva tutte le caratteristiche, perfino le sembianze di un detonatore. Napolitano che aveva visto ben peggio fece ...boom. Per essere veramente alternativi si deve sapere fare e scegliere. Stessa azione deve essere compiuta sui territori. La mia speranza non è fondata sulla "conversione" di Grillo, ha già avuto troppe occasioni, ma che almeno in termini locali, dopo la grande purga che sembra arrivare, si possa costruire, anche con il Pd, un programma di salvezza. Non mi sembra di pretendere molto, è quasi il reddito minimo della politica.