venerdì 6 febbraio 2015
Fate Presto
Secondo le previsioni meteo ufficiali era un temporale. La spiaggia al nord del Lungomare, pietra miliare sindacale, è sparita. Una risposta naturale anche ai tanti stregoni delle "scogliere" che le vogliono "scapozzare" totalmente.
Lo speranzoso dubbio che mi assale è che la magistratura si conceda un passo veloce, consegnando le conclusioni dell'inchiesta che vede sulle ..piste degli imputati il gotha politico ed imprenditoriale riminese. Non è mai stata locandineggiata in questi termini la "seconda" associazione per delinquere. La prima, me la ricordo bene, secondo un procuratore allora operante, io con Zaffagnini e Cagnoni ero già assurto al ruolo di "ideologo" ma del Caso Valloni. Siamo nella primavera-estate del 1983, quando il Tg1 alle 20, come primo titolo annuncia il processo a 32 consiglieri ed amministratori riminesi, ripresi dalla televisione in un gruppo di famiglia, nella udienza di primo grado. Fu anche il primo processo al Pci all'ingrosso. Cosa succederebbe, oggi in pieno regime renziano, per una "bazzecola" simile? Un intero tribunale diventerebbe ambulante. Accusati e condannati in primo grado per abuso in atti d'ufficio. I sei contadini che coltivavano quei terreni da una vita, li avevamo "premiati" con le vecchie case cadenti ed un piccolo appezzamento, come liberatoria. Ho fatto come sempre il bignami della storia. Finisco dicendo che la delibera con l'inizio della procedura espropriativa fu la prima che firmai come assessore ai lavori pubblici dopo la morte di Ruggero Diotallevi. Un maestro. Esiste una precisa differenza tra le due iniziative. Quella era riconducibile agli attacchi che venivano portati alle giunte di sinistra, da parte della Dc ed accoliti. Ho usato ricordi e fatti per rimarcare la differenza d'atteggiamento tra le forze politiche, di allora ed oggi, pur facenti parte di schieramenti oppositivi fra loro. Ci furono consigli comunali tesissimi, non si fingeva, mi è sempre piaciuto il corpo a corpo politico e non solo. Niente da spartire con le melense sceneggiate odierne. Se non ci fosse stata una lodevole iniziativa grillina e del solito ammirevole Gioenzo ..Renzi, i resti del Forza Banana non avrebbero fatto niente. Troppe cose li hanno "cementati" al Pd. I 32 consiglieri di maggioranza allora accusati non potevano presenziare e votare la delibera per la costituzione di parte civile (obbligatoria) da parte del Comune, che ricordo non è proprietà del Sindaco ma patrimonio di tutti i cittadini. Le minoranze si trovarono a votare la delibera da sole, non riuscivano a raggiungere il quorum necessario. Il Segretario Comunale non ci pensò un attimo ad impostare la costituzione di parte civile nel giudizio contro gli amministratori. Oggi? L'avvocato che difendeva il Comune "offendeva" noi. Allora con quell'atto di inizio esproprio si dava il via alla costruzione della zona artigianale di Viserba Monte e due aree di edilizia popolare, da concedere con apposito bando (sic) agli artigiani e famiglie che ne avevano titolo. Il "presunto" reato che colpì (tutti) in primo grado venne sanzionato con una pena di 18 mesi senza allegati berlusconiani. In Appello le motivazioni vennero smantellate quasi furiosamente. Non avevamo commesso nessun reato, solo amministrato..bene, in quel caso. Se il GIP confermerà, non vedo come possa fare diversamente, la mole di prove documentali sul Fellini, sarà impossibile per l'attuale Sindaco rimanere al suo posto. Magari costringerà il Direttore Muccioli a scrivere un'altra lettera sui grillini, da commentare in prima pagina carliniana, giusto per distrarre l'attenzione con il così fan tutti. L'arrivo di Mattarella come quello di Bergoglio, stessa mano, non permetterà più i sistemi veneziani, senesi o sestosangiovannesi con le relative prescrizioni e pentimenti accusatori. La forza attuale del Pd di Renzi, concede la possibilità di interpretare i due ruoli: maggioranza ed opposizione. Per una volta vincerà la minoranza. Gnassi va a casa.