venerdì 6 febbraio 2015

Ha vinto non..stravinto

Il primo impegno assunto in Redazione è stato quello di "cancellare" il Pittibimbo (cit Dagospia) e chiamare correttamente, semplicemente Renzi, il vincitore delle Quirinarie. Sarà dura lo avevamo promesso anche con Gnassi, all'indomani della sua elezione scontata come la prossima se non ce lo portano via prima. Con l'aria che tira, le liste pronte e le simpatiche ironie dell'ex amico grillino di Riccione, non rimane molto altro. Il fluviale discorso di Mattarella ha dato l'immagine del personaggio che Renzi ha estratto per convinzione o per innata furbizia, confortato dalle mattutine telefonate con Verdini. Il neo Presidente è riservato, ma l'impressione che se ne ricava, sia quella di una persona non facile ai compromessi ed agli inciuci ai quali la dimenticabile gestione precedente, aveva dedicato ampi spazi per ordini ricevuti. Spero davvero di non sbagliare come mi capita spesso. Innamoramenti ed addii troppo frequenti. Non ci voleva molto a capire la natura dell'ultimo. Credo invece che il MoVimento abbia impresso una svolta alla politica superiore a quello che hanno mostrato le comparse che lo rappresentano. Non sono d'accordo con la stampa di regime che vuole trasformare la vittoria del format renziano in una....stravittoria. Se conferma la furbizia ed intelligenza con l'aiuto e la benedizione indicativa di Francesco, deve imprimere una diversa andatura al suo governo. Io punterei ad un rimpasto. Riproporre la formula dell'inciucio perchè lo vuole la Troika non credo sia una strada percorribile con Mattarella al Quirinale. Montanelli diceva che l'elezione del Presidente della Repubblica non serve per scegliere il prossimo inquilino, ma per far fuori i propri avversari politici. Da questa angolazione Renzi ha davvero stravinto. A terra, di fronte a lui, ci sono Berlusconi e la minoranza Pd. Non cito i 40 giuda di Alfano. Si stanno comportando da copione e nemmeno quelli della scelta civica di Monti, approdati direttamente al Pd per paura di sbagliare predellino. Parlo di Berlusconi, sotto schiaffo per ragioni giudiziarie e per Mediaset. E' riuscito in questi anni a mantenere intatto il suo impero, concedendo voti e consensi ad una riforma elettorale che ha perfino dettato. Quando si potrà riscrivere la storia di questo autentico personaggio il quadro non sarà quello di un incallito....o solo. Da oltre venti anni resiste contro tutti e contro tutte le migliori procure d'Italia. Rispetto all'intero codice penale scagliato contro se l'è cavata con qualche visita sociale. Sulla minoranza Pd sono d'accordo a metà. Si dirà, già fatto, che il Pd ha ritrovato l’unità perduta, che Renzi e Berlusconi abbiano in realtà inscenato una finta baruffa, che nulla è cambiato nella maggioranza di governo, che le riforme non sono in discussione. Rimane il terzo incomodo non datur: Mattarella. Vengono sbandierati anche dati economici che mostrano un segno positivo e la disoccupazione cresce. Non esiste Paese nel quale le falsità provocano lavoro. Renzi si ritrova con un Presidente della Repubblica che non gli fa ombra? Con le riforme più delicate, quella elettorale in primis, ormai ben avviate e con la minoranza del partito in pugno e il patto del Nazareno rotto nel momento giusto? Se dovessi osservare la migrazione da partiti e movimenti direi di si. La mia paura, la ragione per la quale mi sono cimentato in queste innocue elucubrazioni e che nel momento in cui il M5S sembra in una fase di "quasi" disponibiiltà alla collaborazione, il nostro ed ineguagliabile Pitt..Renzi, faccia i conti della serva e veda che non servono nemmeno questa volta. Per fortuna a Rimini abbiamo Gnassi per ..sei mesi, ancora.