sabato 7 febbraio 2015

Possibile

Ho letto una piacevole intervista dell'ultima speranza Civati. Il tema è affascinante e disperato: un'altra sinistra è possibile? Il primo paragone per ragioni più economiche che politiche è con i due Paesi disastrati ..come noi. La risposta nelle altre nazioni europee è di solito una grande affermazione delle destre presentate in diverse salse, ma con l'antieuropeismo come collante principale. Non ci vuole molto per avversare questa Unione. L'unico partito che la sorregge come da ordini ricevuti è il Pd e..cresce. Fanno come con il Fellini. Respingere la mozione con la quale le opposizioni guidate dal M5S+Gioenzo chiedevano che il Comune di Rimini si costituisse "parte civile" nei confronti dell'associazione che ha guidato al fallimento il nostro aeroporto, in un paesino leggermente più normale, avrebbe avuto conseguenze in...diretta. Un Sindaco non può essere un Giano Bifronte. Colpevole da una parte ed innocente dall'altra. Un gioco delle parti che la legge, anche quella italiana, molto estensibile, non permette. Approfitto per salutare, il Dottor Palomba. Qualsiasi collocazione, mi creda, sarà meglio di Rimini. Ha avuto la colpa di fare molto più di quanto normalmente venga richiesto. Complimenti e tanti auguri, al sud si troverà.. meglio. Pippo Civati afferma che “La sinistra di Tsipras, in Italia, è impossibile”. Per completare, in fretta, un partito, occorre un leader. Negli altri casi, la formazione ed il relativo consolidamento richiedono anni se non decenni. Tutte le forze e movimenti nati nel dopoguerra in tempi miracolosi hanno avuto un fortissimo leader. Genesi e morti della sinistra hanno forme totalmente diverse. Radicamento territoriale ed organizzazione sono gli elementi fondativi che rimangono peculiari ed originali. Una delle ragioni o colpa del veloce squagliamento a 5 stelle. In questo caso l'apparente disorganizzazione è stato uno degli atti più furbi del Duo/Trio al precario potere. Il problema, ed il punto centrale della risposta di Pippo Civati, è che alla sinistra mancano le idee. Gnassi rappresenta l'eccezione confermante la regola: le idee le ha, ma sbagliate. Podemos in Spagna e Syriza in Grecia, un po' per scelta, un po' per necessità si trovano nella condizione di provare a dare risposte nuove a problemi nuovi. Civati sta organizzando il "Possibile" all'italiana. Un altro modello di riforme costituzionali, partecipazione, trasparenza, legame diretto tra cittadino e rappresentante, sovranità, riforma della politica, della sua organizzazione e del suo finanziamento. Una legge sul conflitto d’interessi, legalità, la migliore proposta possibile per il reddito minimo garantito e la progressività fiscale. Una battaglia "campale", contro la miseria e la fame. Come potete vedere si tratta in grande parte, dell'estrazione delle migliori e più accattivanti necessità espresse dal M5S di Grillo. Quelle che hanno prodotto il balzo in avanti ed un successo che una forza "volutamente" destrutturata non ha saputo conservare. Ma la politica l'ha cambiata, per sempre. Condivido anche le critiche rivolte alla creazione di una sorta di sinistra sociale alla Emergency o la penosa Human Factor vendoliana. Non credo voglia spingere più a destra di adesso o nelle braccia di Adinolfi per compiacere Samu Zerbini, l'attuale Pd. Non hanno messo i cartelli fuori posto e lui che non deve entrare in un partito di sinistra. Una moderna sinistra è "per forza" sociale. Sindacati, la civilissima società che si batte da sempre per il rispetto della dignità umana, i precari. un nuovo welfare, professionisti che chiedono concorrenza leale, imprese che puntano sulla qualità e su uno sviluppo consapevole. Le donne, non tutelate ma offese con le quote rosa, protagoniste di una vera rivoluzione culturale e politica. La sinistra si ricostituisce intorno a un progetto di governo diverso. Questo è il grande fallimento italiano. Renzi lo ha solo abbellito con la Boschi e Madia, ma tutte le mattine alle sei, chiama Verdini.