venerdì 13 febbraio 2015

Sempre dopo

Già ieri tutti avevano detto e segnalato la situazione dell'aeroporto. Due anni fa prima dell'inizio dell'inchiesta che è costata alla Dott.Gualdi il ritorno a Milano, il primo articolo uscito "timidamente" su La Voce ammetteva di aver letto su SalvaRimini che l'aeroporto era pieno di debiti. Come dire, se non è vero, sapete con chi prenderla. Figuriamoci, l'ho urlato in consiglio comunale, sicuramente per primo, (registrato) dodici anni fa, senza conoscere il comarketing e gli aerei delle badanti. Tira una brutta aria a Rimini per il Pd. Anche se gli indagati rappresentano splendidamente tutta l'area dell'inciucio che, lo ripeto da anni, è un'altra associazione fondata a Rimini. Il web è popolato da invettive, insulti, accuse che la lettura dei giornali ha accentuato. Si gioca alla dietrologia spiccia come se quello pubblicato non fosse sufficiente. Le dimissioni in massa di quelli che hanno una carica politica, amministrativa, sindacale, associativa è urgente. Dentro c'è Rimini. Un atto indispensabile al quale devono succedere momenti di pulizia accurata in alcuni settori dirigenziali. Queste cose non le fai in un arco temporale lunghissimo se non hai compiacenze dentro la struttura pubblica. Non so come reagirà il Pd, fortunatamente non è solo Magrini, con la trita cantilena del garantismo ad associazioni alternate. La favoletta che valeva per il Banana, oggi deve essere il vangelo riminese. A proposito, il Sito Curiale quanti giorni di lutto ha decretato? Potevano pubblicare anche le ragioni dell'accusa, invece di quella della difesa di..Gnassi. Devo dire che ho ritrovato interamente la fotografia del personaggio che cerco sempre di mostrare negli articoli del Blog. I messi del tribunale che hanno notificato il durissimo provvedimento lo hanno "colto" in procinto di andare a Roma per sbrigare importanti pratiche demaniali e pertinenziali. Come dire interrompete il mio lavoro per Rimini. Non impareranno mai, il renzismo ha anche aumentato una sorta di delirio o di presunta impunità. Per anni è valsa la novella di Repubblica che tutto il marcio fosse dall'altra parte. Se le accuse rivolte, che abbracciano un arco di reati pauroso, fossero confermate, anche in parte, un'intera classe dirigente politica verrebbe spazzata via. Non so cosa deciderà Bonaccini. Più aspetta peggio la situazione tenderà a marcire sul piano sociale. In altri tempi ci sarebbe stato un cambio radicale nella composizione politica dell'amministrazione. Oggi? Si tratta di trovare, uno/a presentabile. Lasciare perdere il mondo imprenditoriale contaminato, l'associazionismo impelagato da sempre, mi verrebbe da dire, se non lo conoscessi, il M5S. Se potesse, sarebbe necessaria una opera di collaborazione, farebbe benissimo ad entrambe le fazioni, rimane solo una speranza irrealizzabile. Questa è una botta di quelle "secolari". Il partito di governo locale che si trasforma in associazione. Attenzione a maneggiare tutto con cura, la politica è messa male da sola. Non stiamo parlando del destino di qualche decina di persone, ma della nostra Città. Una bella differenza. Detto questo vanno ringraziati tutti quei servitori dello Stato che hanno saputo dimostrare con un lungo lavoro d'indagine chi ha omesso di osservare le leggi della Repubblica Italiana, che non possono essere assunte a geometria variabile, come pretendono di raccontare alcuni fenomeni della politica. Un ringraziamento particolare credo lo meriti anche il curatore fallimentare. Vi ricordate le manifestazioni sotto le finestre...della casa del presidente del Tribunale? Il Curatore ha lavorato da solo, contro tutti, per tenere aperto (regolarmente) lo scalo. Non ho mai visto debitori importanti che "criticano" chi lavora per ristorarli, almeno in parte. Una banca felice di avere perso solo dieci milioni. Spettacolo esaltante. C'era il Festival di Rimini sui giornali. I vip e le loro foto hanno segnato un punto basso della nostra storia. Si deve voltare pagina, dopo avere conosciuto tutta la precedente. Voglio ricordare la frase che un giovane di "sinistra", magari inconsapevole, disse a Cossiga, accusato da tutte le parti: ma perchè non te ne vai? La seconda, molto retorica, appartiene all'era dell'avversione berlusconiana: devi difenderti nel processo non dal processo che molto spesso si..prescrive. Potevo risparmiarla.