martedì 5 maggio 2015

Buona la prima

Le ragioni del successo democratico risiedono in una mirata campagna acquisti. Alcuni campioni Renzi però li aveva in casa. Li tiene stretti. La Boschi come l'Agnese non fa mai lo sciopero di un sorriso. La furbizia sembra sia la dote migliore dell'allievo di Verdini, ma è circondato da persone che in fatto di acquisti se ne intendono. Bisogna tornare indietro di almeno un anno per capire come Matteo Renzi sia riuscito a spuntarla sull’Italicum. Non importa se l'ala dissidente nel Pd sia aumentata a dismisura, punta sulla paura di andare a votare. Nell'ultima conta Renzi perde 61 voti del suo partito. Ci vuole poco a capire che sono stati decisivi i renziani dell'ultima ora, raccolti in questi mesi. Era sicuro di farcela, aveva i contratti in tasca. Lo strappo si è fatto sentire, anche i numerosi giornali del partito renziano sono stati costretti ad ammetterlo. Solo La Stampa di Marchionne continua con le bugie ..ucraine. Ma quella è un'altra storia non meno brutta. Tra chi ha votato no e chi è uscito dall’aula, il dissenso apre una spaccatura definitiva, se non irreversibile, tra i democratici. Alla legge elettorale sono mancati i voti dell’ala sinistra del Pd, ma il presidente del Consiglio ha potuto contare su nuove correnti e forze fresche che da settimane blindano il cammino del governo, riforme comprese. Ex Cinque Stelle, Scelta Civica e Sel, oggi sono entrati nel Pd. E' stata l'occasione propizia, Renzi si giocava molto se non tutto. Non può manganellare tutti quelli che lo avversano. Cominciano ad essere molti i precari. Meglio acquisirli con argomenti convincenti. Uno dei più sensibili è la possibilità di essere ricandidati. Questa promessa vale per gli ultimi residui bersaniani. Il Migliore rimane sempre Gennaro. Da forte avversario è diventato relatore dell'Italicum alla Camera. Gessica Rostellato, il 30 aprile scorso ha annunciato l’ingresso nel Pd e il suo voto favorevole. Curioso il destino della deputata veneta che, appena entrata in Parlamento col Movimento 5 Stelle, rifiutò di stringere la mano a Rosy Bindi vantandosene su FB. Non è stata l'unica uscita dal MoVimento, a diaria piena, però è riuscita ad essere la peggiore.