domenica 10 maggio 2015

Il Cancelliere: Il Partito degli "ottimati"

Ci scrive il Cancelliere un articolo d’interesse generale (dopo molto tempo che ce lo faceva attendere). Non possiamo tacerne lo spessore. Ecco cosa ci dice: Caro Lugaresi Ho aspettato l’esito delle elezioni inglesi per scriverti perché, nonostante l’enorme differenza anche di risultati probabili, dovuta ai diversi sistemi elettorali, ritengo che vi siano utili insegnamenti e somiglianze con la vicenda italiana. 1) Non mi riferisco al fatto, ovviamente, che Cameron e Renzi si assomiglino (anche fisicamente: stessa faccia da bambolotto, stesse battute, stessi luoghi comuni ecc. ecc.) ma a cose più importanti. 2) Prima di tutto le forze che li sostengono: dietro hanno tutta la Finanza e quello che di più prezioso essa ha. Non solo i soldi, ma soprattutto il possesso totale del sistema dei “media”che oggi, in tutto il mondo, è proprietà della Finanza (FOX, CNN,SKY ecc. ecc.). Cameron aveva dietro di sé quasi tutta la stampa scritta e tutta la televisione vista in UK: cioè SKY, cioè...Murdoch. Non a caso ieri i tabloid inglesi (quasi tutti di proprietà Murdoch...) hanno titolato: “ha vinto Murdoch”(!). Idem per l’Italia, dove SKY è ben coadiuvata dalle reti “pubbliche” (1-2-3) e, indirettamente, da quelle del (finto) avversario Berlusconi. Renzi ha contro solamente e realmente un giornale d’opinione (“Il Fatto”) e, da poco, l’estremo baluardo dei, chiamiamoli così, “socialdemocratici” cioè “Repubblica e l’Espresso”. La sinistra del PD si è accorta tardissimo (e questo depone poco a favore della sua intelligenza) di quel “Partito della Nazione” che sta creando Renzi. E di cosa sarà. Un partito che (nota giustamente l’Huffington Post), ha come “laboratorio” la Campania del “Ras di Salerno” De Luca). Usando vecchissime terminologie sarebbe un partito definibile come di: “centro-centro-destra”. Aperto però, anzi apertissimo (e lo dimostra con la singolarissima maggioranza creata in Parlamento) all’apporto di tutti gli opportunisti di sinistra (PD-SEL: il caso Gennaro Migliore è il più eclatante) che storicamente secondo gli “osservanti” rappresentano il 60/70% degli attuali elettori PD. E mi pare un numero corretto. 3) Se la mia analisi è esatta il “Nuovo Partito della Nazione” di Renzi è perfettamente disposto a liberarsi di quel 6/7% di voti “di sinistra” (liberandosi anche del pur debole impedimento che essi rappresentano) sicuro di riguadagnarli a destra. Mantenendo quel 35/36% di quelli che continuano e continueranno ad andare a votare (altra grande analogia con Cameron...) grazie al “nocciolo duro” degli “opportunisti”. “Opportunisti” che, succeda quel che succeda, rimarranno comunque legati al carro della nuova deriva. Com’è peraltro antica tradizione italiana. 4) Andando avanti nelle analogie, entrambi i gruppi (in realtà, a livello mondiale, uno solo) che stanno dietro alle “teste di turco” Cameron e Renzi (ma prima ancora di Blair, che di Renzi, per sua esplicita ammissione è il “modello”) hanno un solo scopo: distruggere le ultime vestigia (poche ma fastidiose per la loro stessa esistenza) dello “Stato Sociale” (“Marxista” o “Comunista” secondo la terminologia della stampa osservante). Queste vestigia in fondo sono tre: Scuola Pubblica, Sanità generale, contrattazione collettiva. E’ paradossale che in questi tre campi l’Italia, nei fatti, sia molto più “avanti” di UK. Col Jobs Act è stato distrutto (nel settore privato si badi bene!) il pilastro sindacale. Il principio ottocentesco che non voleva il singolo lavoratore nudo e indifeso davanti al capitale è stato eliminato. Gli altri due, da noi, sono stati distrutti (si è iniziato prima di Renzi a dir la verità: lui vuole solo assumersi il merito del colpo di grazia...) svuotando la scuola e sanità “dal di dentro”. Descrivere “come” richiederebbe più di un articolo specifico. Diciamo che le due istituzioni base dello stato “democratico-sociale” sono state distrutte, per molti versi, dal prevalere, all’interno di esse, dei metodi e delle ideologie di quel “Partito degli Ottimati” (in cui primeggiano i burocrati di stato coi loro “metodi”) di cui diremo fra pochissimo. 5) Anzi subito. Cos’è questo “Partito della Nazione” che, dopo le elezioni regionali, apparirà nelle mani di Renzi ma già forgiato in quelle ben più sapienti di Verdini, Marchionne, Serra e dei loro (Bocconiani) “spin doctor”? Nient’altro che l’antico “Partito degli Ottimati” che dominò Roma nell’ultimo secolo della Repubblica (grosso modo, diciamo, dall’uccisione dei Gracchi fino all’installazione della dittatura e dell’Impero poi). Ma chi sono? Quelli di allora. Quelli che vivono (lautissimamente...) di politica e di spesa pubblica, più i loro miseri “clientes” (i pubblici impiegati oggi, la “plebe” che viveva di “elargizioni” ieri). Sembra strano, ma in un paese che sembra ogni giorno sempre più povero, il loro potere aumenta. Ma non è strano, è ovvio. Come il colono indipendente romano diventava “plebe” sotto l’impeto della “grande economia schiavista” così oggi scompaiono i piccoli industriali, gli artigiani, i commercianti, i professionisti. In una parola muore, anzi è già morto, quel “ceto medio” che sembrava il presidio della democrazia. E invece, a sua insaputa, ne era solo lo strumento e l’alleato momentaneo contro il “pericolo rosso”. Sparito questo, è inutile il ceto intermedio. Buttato, a livello di reddito e sociale più o meno nella scala dei quasi scomparsi “nemici rossi”. Ironia (solo apparente) della Storia. Né più e né meno dell’orgoglioso contadino (libero) romano che aveva conquistato il mondo con le legioni e di colpo si trovò poco sopra lo schiavo. Oggi nessuno sano di mente potrebbe mai iniziare un’attività privata autonoma. Tutti siamo in grado di constatarlo. Abbiamo paura solo di dirlo. Oggi può sopravvivere solo chi attinge al gran calderone delle casse pubbliche. Sia a piene mani (i grandi appaltatori: i veri “ottimati” e i loro “clientes”) sia magari per una miseria (i Civivo). L’”attingimento” può essere “diretto” oppure “indiretto” (attraverso le banche in cui si concentra tutta la ricchezza insieme allo Stato). Ma è indispensabile. Risultato: l’impossibilità, non casuale, ma creata a tavolino, di una qualsiasi attività economica “indipendente” e “autonoma”. Oggi per vivere devi essere come al tempo degli “Ottimati” di Silla e Cicerone: un “clientes”. Risultato:niente uomo (economicamente) libero, nessun uomo (politicamente libero) e creazione di una dittatura (soft?!?) dei “peggiori” fondato sul “voto” dei clientes. 6) Le somiglianze tra i due bambolotti londinese e fiorentino si fanno poi assolute in politica estera. Da sempre ferocemente antirusso e “atlantico” Cameron, Renzi lo ha copiato in tutto. Ha spostato il suo sestante (o meglio quello dell’Italia) verso l’asse anglosassone “rompendo” la tradizione dei buoni rapporti italo-russi. Con ciò ha confermato la sua scelta per il mondo finanziario d’oltreoceano e off-shore (da cui vengono i suoi sponsor Marchionne e Davide Serra in primis). Mondo finanziario che vuole lo scontro duro con Putin Ha rotto contemporaneamente con l’asse della piccola-media industria del Nord che aveva fatto dell’Italia il secondo partner commerciale della Russia. Ora in poco più di un anno e mezzo tutto ciò è solo un ricordo e Renzi , come Cameron, si è saldamente unito al “blocco hard” dei nemici di Mosca (USA, UK, Svezia, Polonia ecc.) contro l’Europa centrale che, almeno a parole, cerca di non rendere la rottura con la Russia definitiva, come vuole Washington. Che ama per gli alleati vassalli, le “strade senza ritorno”. Noi ora ci siamo in pieno. P.S.: Per chi trovasse da obiettare su questo articolo consigliamo la lettura di Burckhardt (Jacob) e Mazzarino (Santo), nonché di un (non popolarissimo) dramma di Ibsen del 1882: “Un nemico del popolo”. Con stima,
il Cancelliere.

PS
Foto del "progressista" Murdhoc, il vero artefice del Partito della Nazione e di quello conservatore inglese.