giovedì 13 dicembre 2012

Un Nobel

L'austerità non funziona e la partenza anticipata di Mario Monti ne è l'ennesima prova. Nel suo blog sul NYTimes, l'economista Paul Krugman porta avanti la sua crociata contro la linea europea che lui considera tutta sacrifici e niente crescita. Il popolare opinionista impreziosito dal Premio Nobel, mentre Gnassi non ha ancora consegnato il Sigismondino al nostro Cancelliere, parla di un'Europa sanguinante, salassata inutilmente come i malati nel Medioevo, curati con sanguisughe che li uccidevano. L'Europa lo ha sorpreso, sopportando le pene infinite inflitte ai paesi debitori, con l'abilità della Bce a fare quanto basta, all'ultimissimo minuto, per calmare i mercati quando la situazione finanziaria sembra sul punto di esplodere. Il premio Nobel per l'Economia cita il caso dell'Italia, dove Mario Monti, un brav'uomo, profondamente sincero, se ne va in anticipo, perché le sue politiche stanno consegnando l'Italia alla depressione. Parole non dissimili da quelle del Banana Innamorato, con qualche medaglia di credibilità in più. Nel Presepe Riminese verrà esposto il Piano Strategico con Ermeti in versione Giuseppe e Rinaldis in quella della strana moglie. Il delegato non intende dimettersi per scarsa considerazione del suo Piano Strutturale, violentato dalle cento slide dell'opera strategica, eroicamente e primariamente rimane al suo posto, sicuro che anche questa cazzata non traguarderà la settimana.