lunedì 17 dicembre 2012

Porco.. Mondo

Siamo arrivati a duemila miliardi di debito pubblico, l'ultimo regalo dei presunti risanatori tecnici. Dopo dodici mesi di lacrime, sangue e tasse anche sull'aria, che fine hanno fatto i nostri soldi? Vengono forse usati per salvare le banche iniziando da quella nell'orbita democrat? Con Bnl/Unipol erano due. Nell'anno montiano il debito è aumentato del 5,3%, mentre con quel p..di Berlusconi era cresciuto solo del 2. I soldi che incasseranno dall'Imu andranno in prestito al Mps, Monti salva le banche a scapito delle famiglie. Da più di un anno si è affermata la vulgata secondo cui l'aumento del debito pubblico porta alla crescita degli interessi e dello spread. A questo concetto è connessa l'idea che una politica di rigore, riconducendo sotto controllo il debito, può ridurre spread e interessi. George, proprio allo scopo di risolvere la situazione di crescita del debito e salvare l'Italia dall'insolvenza e dal baratro, ha nominato Monti, su imposizione Merkel/Hollande, che ha applicato una politica di rigore. Ora, però, a distanza di un anno dal suo insediamento accade una cosa strana: il debito pubblico è aumentato ancora e di molto: la soglia psicologica dei duemila miliardi è stata sfondata, raggiungendo i 2.014.693 miliardi di euro. Altro fenomeno, apparentemente inspiegabile secondo la logica imperante, è il fatto che lo spread sia diminuito. La «povera» Italia, in predicato di finire nel baratro, in realtà si è fatta finanziatrice di altri Paesi, senza ottenere nulla in cambio dall'Europa ed anzi dando un contributo decisivo a mettere le pezze ad un sistema che fa acqua da tutte le parti. I tassi, scesi subito dopo l'arrivo di Monti, sono risaliti dopo poco, e sono scesi ancora e definitivamente solo dopo i vari interventi della Bce. Comunque, il calo dei tassi di Bot e Btp non ha giovato granché al miglioramento delle condizioni di prestito a famiglie e piccole e medie imprese. Anche la rinnovata fiducia degli investitori internazionali, grazie alla ritrovata credibilità italiana, anche questa attribuita al solito e sobrio Monti, sembra essere alquanto esagerata. Non vogliamo avvilire il Nipote di Monti, come il povero Filippo Interista sta di fatto che il leader, concupito da destra e presunta sinistra ha fallito clamorosamente, l'ultima rata che ci ha imposto sarà decisiva per i destini elettorali suoi e dei complici democrat.